Castelli e Gaspari-Gaspari e Castelli. Ieri mattina ‘Primaditutto‘ di Radiouno, per aver informazioni sulla Tasi, ha chiamato il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli. Il primo cittadino se l’è cavata egregiamente dando spiegazioni esaurienti in merito alla tassa ma che nulla c’entrano con questa mia disanima.

Mi ha fatto piacere che abbia usato la sua indiscutibile abilità oratoria, non per la solita propaganda politica per la quale è maestro, ma per promuovere gratuitamente la città di cui  è primo cittadino. Castelli ha superato da vero campione l’ostacolo costituito dal giornalista che giustamente deve impedire al suo interlocutore di farsi propaganda, diretta e indiretta. “Amo Ascoli“, ha detto e alla risposta del giornalista “Non potrebbe essere altrimenti, è la sua città“, ne ha approfittato in modo encomiabile “Invito gli italiani a visitare Ascoli affinchè si rendano conto della sua bellezza storico-artistica e tanto altro“. Non sono parole testuali ma il senso è quello giusto. Nulla di eccezionale ma un bel bravo lo merita. Insomma complimenti a Castelli, quando ci vogliono ci vogliono.

Ne approfitto per fare un piccolo distinguo che riguarda direttamente le testate Rivieraoggi.it e Picenooggi.it. Da quando siamo nati (2000) o meglio dopo i primi due-tre anni, il nostro modo di fare giornalismo ha creato grande interesse tra i lettori perchè hanno visto, vedono, in noi un ancora o meglio un’isola di libertà di stampa ove potersi appoggiare per essere informati un po’ meglio rispetto a prima.

Non sta a me dirlo, in qualità di direttore delle due testate, ma da voi lettori? È vero ma, a parte che so già che molti di voi lo dite, ricavo questa mia ‘sensazione’ da una realtà indiscutibile. Da un ‘teorema’ semplice semplice.

Il rapporto tra la classe politica locale e noi si è così stabilizzato: per chi sta all’opposizione siamo il giornale più bello e libero del mondo mentre per chi è al potere siamo un giornale rompi scatole. Quale migliore dimostrazione potrebbe certificare la bontà del nostro modo di operare?

Vorremmo però che questo stato di cose (come abbiamo provato a fare con il pesce d’aprile (in molti hanno abboccato e… ci fa piacere) cambiasse e che Giovanni Gaspari e Guido Castelli (quando meritano complimenti non ci tiriamo indietro) ci vedessero e anche stimassero come quando erano all’opposizione e vedevano in noi gli stimolatori e i guardiani di chi è al potere. Scoprire che volevano solo prendere il loro posto a me ha fatto e fa male.

Mi riferisco principalmente a Giovanni perché con Guido (Picenooggi è più giovane) abbiamo avuto meno opportunità per constatarlo  nella sua scalata al potere. Per il bi-sindaco di San Benedetto, invece, eravamo semplicemente la ventata nuova della quale la riviera aveva un grande bisogno.  È finita male ma non è detto che non si possa ricominciare o non ci sia possibilità di conversione.

Ieri con l’improbabile blog di Gaspari su queste pagine, oltre al ‘pesce’, abbiamo voluto lanciare un input ma anche far capire che noi non saremo mai strumento di nessuno, per esempio delle opposizioni attuali che oggi non lesinano complimenti nei nostri confronti, a volte anche esaltandoci oltre misura. Noi, lo ripeto per la centesima volta, vogliamo semplicemente collaborare con i cittadini e fare questo equivale a collaborare con chi li rappresenta (di qualsiasi colore) per evitare che le le due componenti (cittadino e politica) vadano per strade diverse come accade, purtroppo, troppo spesso.

Il mio augurio è che il pesce di aprile sia stato un’esca per un futuro veramente migliore. Se i due sindaci più importanti del Piceno (intanto loro senza nessuna preclusione agli altri) vorranno uno sapzio per i loro blog lo mettiamo a disposizione sin da oggi. E… senza moderazione. lo giuro.


Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.