SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Cooperativa Sociale “Ama – Aquilone” presenta “La maglia rotta nella rete”, laboratorio della durata di 2 mesi e mezzo con incontri a cadenza settimanale (dal 15 aprile al 24 giugno) dalle 17.30 alle 20.30, presso l’Agenzia di formazione dell’ “Ama – Aquilone” in via Pasubio 78.

Il corso fornirà un attestato di partecipazione e crediti formativi scolastici per le scuole superiori con il patrocinio di ISML – Biblioteca Provinciale di Storia Contemporanea Ugo Toria e porterà alla realizzazione di un mediometraggio di videopoesia da presentare pubblicamente nei primi giorni di luglio 2014 in occasione dell’happening “Ama Festival”.

Il workshop, dedicato alla formazione di un gruppo di studio sulla video-arte e sulla poesia contemporanea (1970-2010), è curato da Davide Nota, affermato poeta e scrittore, anche con la sua casa editrice di poesia “Sigismundus”, nonché critico e studioso di arte contemporanea. Proprio Nota gestirà la parte didattica, che sarà molto interessante: si parte da Duchamp e Bunuel, Pasolini e Carmelo Bene, per arrivare, toccando classici come Rimbaud, Campana e Penna, fino a David Linch e alla video-arte di Bill Viola, al cinema di Wenders, Jarman ed oltre verso il digitale fino ad oltrepassarlo con le esperienze della GlitchArt.

La parte tecnica, relativa al software, e di laboratorio per il montaggio e la postproduzione del materiale audiovisivo è affidata a due videoartisti già attivi ed esperti nel campo, Guido Ballatori e Marco Di Girolami de “Il Formichiere”, che tra le loro numerose esperienze multimediali annoverano l’“Invisibile Festival”.

“Cerca la maglia rotta nella rete” è un celebre verso di Eugenio Montale, riferito allo strumento di lavoro dei pescatori, la cui rottura si fa allegoria di liberazione esistenziale. Nell’epoca della multimedialità e delle nuove tecnologie di massa il sostantivo “rete” può essere inteso anche come riferimento al mondo virtuale. Trovare la maglia rotta nella rete può dunque essere inteso come invito, affine alle ricerche della Glitch art (una tendenza artistica degli anni Duemila che lavora sul concetto di errore e sul pixel come spia della finzione), alla liberazione dalla virtualità, verso la riscoperta della realtà e dell’esperienza. L’arte, per mezzo della contaminazione tra ricerca video-sonora e parola poetica, può essere ancora oggi un importante strumento di riflessione sul mondo e sulla realtà.

“Il corso, passando per lo studio delle più recenti ricerche letterarie e visuali, si propone di organizzare una vera e propria equipe di produzione finalizzata alla realizzazione di un mediometraggio di videopoesia, i cui contenuti saranno individuati collegialmente e il cui tema sarà quello della liberazione dalla complessità senza contenuto della babele virtuale verso la riscoperta della semplicità reale, della geografia, della parola significante e dell’umanità”- ha commentato Davide Nota.

Il termine ultimo per l’iscrizione al workshop è il 10 aprile. Per informazioni e contatti, è possibile inviare una mail a [email protected] o [email protected]; oppure chiamare il numero 340 0685056.

 

 

 


Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.