ASCOLI PICENO – Presentato il libro “Orazio Piccolomini Centini. Il senese di Ascoli”, volume scritto dal sindaco di Ascoli Guido Castelli e dedicato a questo importante personaggio ascolano. Il volume, il cui incasso andrà devoluto interamente alla “Casa di Gigi” di Castignano, è stato presentato  presso la libreria Rinascita alla presenza oltre che del sindaco anche del direttore dei Musei Civici Stefano Papetti.

“Restituire memoria ad un uomo che altrimenti sarebbe finito nell’oblio, ecco perché ho scritto questo libro – dichiara il primo cittadino nonché autore Guido Castelli – un atto di riconoscenza verso un autentico fenomeno, in grado di guardare lontano. Egli infatti aveva capito di vivere in una città che era una miniera d’oro, un vero e proprio pozzo di petrolio. Orazio Piccolomini Centini, nato a Siena e di origini livornesi, era stato sindaco di Ascoli. Il sottoscritto, che ha i propri natali nella città del Palio e uno zio di Livorno appunto, ha trovato troppi aspetti in comune e non poteva esimersi dalla scrittura di tale volume. Insomma, un gesto riparatorio nei confronti di un grande ascolano di Siena”.

Orazio Piccolomini Centini fu adottato dallo zio Giorgio Jackson marito di Maria Centini, unica erede della facoltosa famiglia ascolana. Durante la sua vita, vissuta nella prima metà del 1800 circa, Orazio si rese protagonista di numerose ed importanti iniziative. Fondò un’accademia dell’arte dove passarono talenti del calibro ad esempio dello scultore Nicola Cantalamessa Papotti, del pittore Cardi e di tanti altri ancora che poi andarono a lavorare a Roma. Sfruttò le terme di Acquasanta(di proprietà dello zio Giorgio Jackson) dando lavoro agli abitanti del luogo(i cosiddetti fangaroli) e riuscendo a creare una sorta di turismo termale. Infatti tutti coloro che desideravano beneficiare delle acque in questione, venivano ospitati dalle famiglie acquasantane. Fu tra i fautori della nascita di due istituzioni teatrali di spicco quali i teatro Ventidio Basso e il teatro Filarmonici.


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