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La sorpresa sarà Renato Portaluppi. Alessandro Bonan lo riporterà in tv, oltre vent’anni dopo quell’esperienza romana, sponda giallorossa, ricordata più per la fama da playboy che per le gesta in campo.
“Speciale Calciomercato” torna il 13 giugno, con un doppio appuntamento quotidiano. Via alle 16.30 con “Copagabana Day”, per poi riapparire al termine del post-partita dell’ultimo match giornaliero. In Brasile sarà tarda sera, in Italia si tallonerà l’alba, tanto che l’immediata replica delle 7.30 di “Copagabana Night e Day” equivarrà ad una sorta di finta diretta.

“Faremo un bel lavoro, sono fiducioso e molto tranquillo”, dichiara Bonan. “Sarà una bella esperienza professionale e umana e l’occasione per realizzare un bel prodotto di squadra. Parteciperanno anche ex campioni del mondo come Rivelino e Cafu”.

Un antipasto di quel che sarà andrà in onda il 12. Bonan e soci riempiranno lo speciale di avvicinamento alla cerimonia inaugurale. “Vivremo Rio, l’allegria, la bellezza, le contraddizioni, la follia, la tristezza, la letteratura e ovviamente il calcio. Avremo il grande vantaggio della spiaggia. Gianluca Di Marzio interverrà da lì. Godremo di una bella coreografia, ci adatteremo al contesto. Se non lo facessimo non giustificheremmo il motivo della nostra presenza sul posto”.

Mai banale e alla continua ricerca di originalità, il conduttore toscano sfornerà l’ennesima sigla inedita. Ispirata agli anni ottanta, si intitola Il tempo di Falcao. “Era l’epoca in cui sognavo di fare questo lavoro. Il testo è carino, ha una musicalità che non pensavo avrei portato in fondo con questa ritmica. Secondo me è la migliore di quelle realizzate”.

E’ la prima volta che segui un Mondiale sul posto?
“Si. Sia nel 2006 che nel 2010 lavorai dagli studi di Milano”.

Come si programma un mese lontano da casa?
“Non si programma! Sono un grande pigro, amo seguire i miei ritmi. Non sono il classico esploratore. Ma allo stesso tempo dentro di me c’è grande curiosità, incoscienza e fame di conoscenza”.

Terminato il Mondiale avrai modo di rifiatare?
“Atterrerò a Milano alle 15 del 15 luglio e già la sera sarò di nuovo in tv. Ci fermeremo per tre settimane dal 2 agosto, come al solito. Non prima”.

Hai stupito tutti con “Anatomia di una voce”, tua prima esperienza letteraria. Ti ritufferai nella scrittura?
“Ho bisogno di tempo, che non ho avuto. Sto lavorando a una nuova storia, sarà originale, interessante. E’ un progetto molto ambizioso, non rifarò un noir, passerei per un giallista. Non lo sono, forse non sono nemmeno uno scrittore”.

Non solo Sky. Quest’anno sei stato un importante protagonista di Cielo con “Stop e Gol Night”.
“Ho portato un po’ di Sky a Cielo, puntando su professionalità, discorsi elevati, ragionamenti intelligenti. Credo di esserci riuscito. La trasmissione a mio avviso è godibile, andrebbe ripetuta. Quando ti affacci nella tv generalista devi essere poco pretenzioso”.

Metabolizzata la deludente avventura di “Cielo che gol”?
“Tutto serve, anche quell’esperienza servì. Penso di aver trovato la mia serenità e tranquillità”.

Al di là del calcio, quale altro settore ti piacerebbe approfondire?
“Vorrei parlare di musica, che non significa conoscere tutti i gruppi di tutti i periodi. La musica è una componente importante della nostra vita, scandisce la nostra esistenza. Amo carpire i retroscena di un brano e compiere l’indagine attorno ad un testo”.


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