Pubblichiamo una nota di Antonio Canzian, vicepresidente Regione Marche

La foto di Cipollini, comparsa sui giornali alcuni giorni fa, mentre festeggia la vittoria di Castelli davanti la sede elettorale di quest’ultimo, credo  fornisca la chiave di lettura, al di là delle chiacchiere, del polverone sulla sanità promosso dieci giorni prima delle elezioni e la cui finalità oggi è chiara! Non solo.

 Un altro rappresentante locale della Cisl (Donati) spara a zero contro il direttore Del Moro, ignorando forse che due giorni prima i segretari provinciali di CGIL, CISL e UIL hanno avuto un incontro con lo stesso direttore e da essi definito positivo! Il Sindacato è una cosa seria, ma svilito e utilizzato in questo modo credo ponga a tutti un serio problema! Anzitutto allo stesso sindacato! Detto questo, I numeri certificati, non quelli inventati, che sono stati presentati  nel corso della  Conferenza sulla sanità picena tenutasi a Casteldilama, dimostrano che, nonostante il taglio drammatico dei trasferimenti statali (-189 milioni di euro per la nostra regione negli ultimi tre anni!),  le risorse per la sanità picena, pur nella difficoltà complessiva, sono state negli anni 2011-2013 addirittura superiori alla media regionale recuperando nettamente rispetto agli anni precedenti.

E su questo, al di là delle strumentalità di parte, credo ci sia poco da aggiungere! Che in questa fase di cambiamento epocale ci siano difficoltà e criticità anche nella nostra Area Vasta nessuno lo nega! E l’incontro in Regione è servito a confermare quello che era già programmato da tempo: 1) l’impegno sul fronte del personale; 2) gli investimenti per il rinnovo delle apparecchiature per oltre 5 milioni di euro (risonanze, ecografi, ecc.); 3) l’attivazione delle Case della Salute; 4) l’incremento dei posti letto nelle residenze protette. Un ulteriore impegno sarà quello di fare in modo che l’ASUR preveda risorse finanziarie ulteriori per la nostra AV per compensare, almeno in parte, la mobilità attiva dall’Abruzzo che grava sul budget della nostra area vasta, ma il cui rimborso non torna nel nostro territorio, bensì all’Asur. 

Certo, chi continua a dipingere i nostri due ospedali come da terzo mondo, o considera l’istallazione di una attrezzatura straordinaria come la PET  un risultato scontato, dimostra di non sapere di cosa  parla! Forse la verità è che i due sindacalisti nostrani  erano abituati a concertare su tutto: quanto e quale personale assumere, come e dove assumerlo, entrare nel merito di scelte che riguardano le dotazioni tecnologiche degli ospedali, quale reparto potenziare e quale ridimensionare,  intervenire sui percorsi clinici, sul modello organizzativo ospedaliero e dei servizi sanitari. Ma se è vero che è superata da tempo la fase in cui erano solo i medici ad occuparsi di sanità, appare a maggior ragione comica oggi la supponenza di chi impartisce improbabili lezioni sulla sanità alla stessa stregua di Veronesi…! Come continuano a sembrarmi irrispettose per i tanti lavoratori seri della sanità le considerazioni secondo cui l’elevato numero di esoneri del personale sanitario  da alcune attività, nonché il numero abnorme di permessi per cure termali, elioterapiche e similari siano legate, come è stato affermato, “alle attrezzature  (letti, sollevatori, barelle) scarse e obsolete”!

Chissà, a questo proposito, cosa ne pensano coloro che lavorano alla Manuli o alla Prismian! Credo davvero che sia tempo, e anche passato, di abbandonare i propri miseri interessi di parte, o di utilizzare le difficoltà di questi tempi solo per dividere e balcanizzare ancor di più il nostro territorio!  E comunque, a coloro che sono impegnati  solo a delegittimare gli altri, consiglio caldamente di stare sereni!  I tempi sono davvero cambiati! E devono farsene una ragione!”


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