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A guardare su Raiuno l’esordio mondiale contro l’Inghilterra erano in 12,7 milioni, pari ad uno share del 70,46%. Numeri drogati dall’orario di messa in onda, che ha generato l’esplosione in termini percentuali ed un ridimensionamento dei valori assoluti. Corposo anche il dato di Sky. La piattaforma di Murdoch ha proposto il match degli azzurri sia sul canale specifico dedicato alla competizione che sulla generalista Sky Uno. Nel complesso gli italiani sintonizzati sono stati 2 milioni e mezzo, con uno share del 13,8%.

Tutto nella norma, nonostante l’impossibilità di effettuare paragoni con il passato. Diverse epoche e, come detto, diversa fascia di programmazione.

Nel 2010, la prima col Paraguay totalizzò sulla Rai quasi 19 milioni, equivalenti al 63,18%, mentre andò ancora meglio quattro anni prima nel confronto col Ghana (19,7 milioni, 63,51%). In entrambi i casi la partita fu programmata in prima serata.

Italia-Ecuador, risalente all’edizione in Corea-Giappone, fu l’ultima sfida in ordine di tempo che vide il servizio pubblico in veste di monopolista. Alle 13.30 del 3 giugno 2002 seguirono la telecronaca di Bruno Pizzul 18.937.000 spettatori, per uno share dell’81,33.
Nel 1998, il ruolo di disturbatore (in chiaro) era invece nelle mani di Telemontecarlo. Viale Mazzini realizzò ugualmente un boom d’ascolti: Italia-Cile (fischio d’inizio alle 17.30) sfiorò i 17 milioni, con l’81,17%.

@falcions85


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