Pubblichiamo una nota di Piero Celani, presidente Provincia di Ascoli

Et voilà!

Ecco che ai cinguettii di Giovanni Gaspari si unisce la voce di Paolo D’Erasmo, candidato piddino alle prossime elezioni del 28 settembre.

E ovviamente l’ex sindaco di Ripatransone si affianca al collega sindaco rivierasco nella litania della Provincia crudele che sana il suo bilancio grazie ad un autovelox posto lungo un tratto della circonvallazione di San Benedetto.

Ma stiamo parlando dello stesso D’Erasmo che in questi ultimi anni ha frequentato come consigliere di minoranza palazzo S. Filippo? Eh, sì. Pare che sia proprio lui a spendersi, oggi, con grande demagogia sul fronte dei bilanci.

Ma dimentica che dovrebbe conoscere la materia del contendere. Chi meglio di lui, infatti consigliere provinciale di opposizione, potrebbe e dovrebbe conoscere il perché e il percome del bilancio provinciale? Chi meglio di lui, con una lunga militanza nel PD, potrebbe e dovrebbe conoscere la pesante, meglio, catastrofica eredità lasciata dalle precedenti amministrazioni.

Ora invece, come un marziano appena arrivato sul pianeta Terra, si guarda attorno e… “Oibò!” Che perfida la Provincia di Ascoli, fare cassa ai danni del povero Gaspari: sindaco in trincea e con l’elmetto.

Il PD ancora una volta riscopre il richiamo della foresta: nel Comune rivierasco spaccato in mille rivoli, l’un contro l’altro armato, in una guerra che dura da anni ormai, offrendo uno spettacolo che lascio giudicare ai cittadini ed elettori, ma quando sente odore di elezioni ecco che si ricompatta. Le beghe comunali magari diventano confronti dialettici e democratici e il nemico da abbattere è il centrodestra.

Così, come per magia, ecco le soluzioni. Dal cappello a cilindro di D’Erasmo non escono conigli, ma proposte mirabolanti. Un’adesione totale alla politica dell’annuncio propria del nuovo corso renziano che stride con la realtà.

E la realtà, specie quella dei numeri, non è incline alla demagogia. E’ materia arida dove le somme non sono virtuali e uno più uno fa sempre due.

E allora, in un momento molto delicato per il Pd rivierasco e, in particolare per alcune sue Amministrazioni alle prese con un caso di cronaca sconvolgente, come quello della Casa di Alice, occorre distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica su altri temi e che cosa c’è di più interessante degli autovelox?

Così le invenzioni del candidato D’Erasmo che pure, ripeto, dovrebbe ben conoscere le risorse della Provincia, suonano stonate nel duetto allestito per l’occasione con Giovanni Gaspari al quale invece dovrebbe chiedere, pur nell’ambito della liturgia propria del PD, conto dei tanti danni causati a San Benedetto e alla sua economia.


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