Pubblichiamo una nota di Valeriano Camela, consigliere regionale UDC

“La chiusura dello stabilimento Coalac di Ascoli Piceno, tema rovente da alcuni mesi e che ha visto anche ieri i lavoratori riuniti in assemblea, è stato oggetto di un mio intervento nel recente dibattito in Consiglio regionale sul Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, a proposito della Misura relativa alla zootecnia da latte, e che di seguito riporto:

“…..Il Latte Fresco Marche rappresenta il brand del gruppo Cooperlat, ancorché non ne costituisca il “core business” (nucleo centrale dell’attività). La rottura delle trattative da parte degli amministratori della Cooperlat è un fatto grave e mortificante per la Regione, che aveva posto in essere una serie di misure per sostenere il “Polo del Latte” marchigiano. La pubblicazione del bilancio 2013 del gruppo Cooperlat, da dove risulta una perdita di 5,2 milioni di euro, di cui 4,2 provocati dalla sua compartecipata Abit Piemonte, dimostra quanto fosse infondata l’accusa verso lo stabilimento Coalac quale centro di costo da eliminare perché generatore di disavanzo. L’amara verità emersa è che la Regione Marche, nell’erogare finanziamenti verso la Cooperlat, in realtà finanzia imprese e cooperative del Piemonte. Questo è inaccettabile e chiedo pertanto che vengano bloccati tutti i finanziamenti verso la Cooperlat. E’ altrettanto inaccettabile che si finanzi un’azienda in perdita a causa delle incapacità operative della sua governance”…

 


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