ASCOLI PICENO –  In una riunione che si è tenuta lo scorso sabato, i dipendenti ex Coalac hanno illustrato le loro proposte che verranno sottoposte all’attenzione della Regione Marche per tentare di salvare lo stabilimento del latte fresco ascolano.

Ve le proponiamo:

  1. L’Azienda Cooperlat nell’ambito del proficuo rapporto di collaborazione con la Regione Marche che si esplica nella migliore compatibilità tra i programmi di sviluppo del polo lattiero-caseario, di cui la lavorazione del latte fresco di qualità, soprattutto del Piceno, ne rappresenta il “BRAND” più significativo della filiera agro-alimentare sulla quale si qualificano tutte le produzioni marchigiane, si impegna a rivedere le proprie strategie di sviluppo, affinchè sia mantenuta la lavorazione del latte fresco di qualità nello Stabilimento ex Coalac;
  2. Nell’ambito della rispettiva autonomia economico-aziendale e della neutralità istituzionale della Regione Marche, i responsabili della gestione e del governo dei rispettivi ambiti operativi, si impegnano a trovare entro 30 giorni le compatibilità programmatiche economico-finanziarie per il perseguimento degli obiettivi strategici di breve e medio periodo, al fine di garantire i livelli di redditività e competitività dell’Azienda in relazione alla “MISSION” prevista dalla Regione Marche del polo regionale lattiero-caseario, con riferimento alla lavorazione del latte fresco di qualità nello Stabilimento ex Coalac di Ascoli Piceno, seppur proiettata su uno scenario economico nazionale ed internazionale;
  3. L’azienda Cooperlat si impegna anche a valutare nelle sue strategie di sviluppo, di costituire nello Stabilimento ex Coalac l’unico polo di lavorazione del latte fresco di qualità differenziando così la produzione con quella della sede di Jesi, al fine di mantenere un radicamento territoriale dell’Azienda Cooperlat in ragione della sua natura cooperativistica della sua storia produttiva e delle sue finalità strategiche coincidenti con quelle dello sviluppo delle Marche, nell’ambito di un comune destino nello scenario nazionale e internazionale;
  4. L’impegno del Gruppo Cooperlat a valutare positivamente eventuali manifestazioni di interesse per rilevare lo stabilimento della ex Coalac di Ascoli Piceno, mirate al mantenimento della lavorazione del latte fresco di qualità, con la disponibilità a cedere i marchi di riferimento territoriale (Fresco Marche, Cuore Mio e Cigno);
  5. L’azienda Cooperlat si impegna altresì a favorire, nel caso di riscontro di conclamate perdite aziendali di bilancio la retrocessione dalla compagine sociale delle cooperative di riferimento dei produttori locali del latte fresco di qualità, con conseguente valutazione economica proporzionata alle stesse perdite di bilancio, riservandosi la separata valutazione economica della cessione dei Marchi di riferimento territoriale (Fresco marche, Cuore Mio e Cigno); ovvero di ogni altra componente economico-commerciale secondo le valutazioni del bilancio consuntivo 2013.
  6. L’Azienda si impegna a favorire la costituzione di una Società partecipata dalla Regione Marche e da alcuni enti locali della provincia Picena, al fine di favorire l’eventuale ripresa di attività diretta della Cooperativa Coalac, anche attraverso la compartecipazione diretta nella gestione delle maestranze, con la finalità di mantenere la lavorazione del latte fresco di qualità. Diversamente da tale ipotesi di compartecipazione Regionale -come potrebbe essere il centro Agroalimentare di San Benedetto del Tronto- la Regione Marche impegna la propria società partecipante a sostenere, attraverso i propri servizi, processi di innovazione produttiva e di commercializzazione per nuovi sbocchi di mercato; nonché a sostenere interventi finanziari Regionali ed Europei, tra cui anche l’attivazione del fondo di garanzia di secondo livello per eventuali prestiti diretti e indiretti verso fornitori e allevatori.

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