Presentata nel primo pomeriggio del 22 settembre, all’Hotel Marche di Ascoli Piceno, la lista “Cambiamento e innovazione per il rilancio del Piceno”, capeggiata da Paolo D’Erasmo. I candidati consiglieri sono: Alberto Antognozzi, Valentina Bellini, Sergio Corradetti, Silvano Evangelisti, Bruno Menzietti, Riccardo Morelli, Stefano Novelli e Lucia Quaglia. Alcuni provengono da Comuni sopra a 5000 abitanti, altri sotto i 5000, per mantenere così un giusto equilibrio.

«Un momento molto difficile, questo – sottolinea subito il candidato presidente D’Erasmo- soprattutto per la tenuta dei conti della Provincia di Ascoli: il bilancio non è stato ancora approvato, nonostante la Corte dei Conti abbia sollecitato, con un richiamo ufficiale, l’ente. Un fallimento della Provincia significherebbe un aumento notevole della pressione fiscale a carico dei cittadini e delle imprese. Se dopo il 12 ottobre vinceremo noi questa competizione elettorale, dovremo fare un’analisi puntuale sui dati del Bilancio per capire cosa si può fare. Vorrei inoltre sottolineare che i 27 Comuni che appoggiano questa lista si sono sentiti abbandonati dall’amministrazione Celani, che non li ha incontrati nemmeno per spiegare come ci si dovesse comportare rispetto alla nuova Area Vasta, a cominciare dalla votazione.

La conferenza dei sindaci dovrebbe essere convocata a cadenze brevi, per riaccendere così la luce sulla nostra provincia, che dobbiamo rendere, tutti insieme, più bella e accogliente». Tante sono le emergenze del territorio che bisognerà affrontare per la squadra di centrosinistra, a cominciare dalla 6° vasca di Relluce. «Bisogna risolvere il problema nel più breve tempo possibile. La legge regionale è chiara, ci deve essere una discarica per ogni provincia. Ma la pianificazione, per quanto riguarda i rifiuti, è di competenza dell’Ata, e qualsiasi atto deve essere approvato all’interno, altrimenti è un atto nullo.

Ma non si è ancora non si è riusciti a trovare una sintesi all’interno dell’Ata, perché convocata in maniera parziale. E la Regione ha inviato diverse lettere in merito al presidente della Provincia». Altro problema, denunciato con forza da tempo da D’Erasmo, è la messa in sicurezza delle strade provinciali. Ascoli Piceno è la peggior provincia delle Marche sul piano della manutenzione, anche a causa della mancanza di una segnaletica orizzontale, della cartellonistica «Vige uno stato di degrado e abbandono – continua D’Erasmo – con il problema così grave sulle strade, rinnoviamo la nostra contrarietà agli autovelox, messi così, giusto per fare cassa, senza un vero e serio progetto legato alla sicurezza stradale. Mi giunge voce che l’attuale giunta ha fatto un contratto per 5 anni, dovremo far intervenire i nostri avvocati per capire come uscirne fuori, senza provocare all’ente l’ennesimo contenzioso».

«Una vessazione volontaria, nei confronti dei cittadini – aggiunge Alberto Antognozzi – che finoall’ultimo, nelle zone montane, non sapevano che sarebbero stati messi degli autovelox». L’attuale Provincia, aggiunge D’Erasmo – non ha mai tentato di fare transazioni per i contenziosi e si è ridotta a pagare alla fine, arrivando alla situazione in cui si trova oggi. Il candidato consigliere, Corradetti, torna a ribadire che, in caso di vittoria, si andranno a verificare subito i conti per avere finalmente i dati di una contabilità concreta. A questo proposito, per la verifica dei conti, D’Erasmo sottolinea che si ricorrerà a figure esterne, specializzate che all’interno dell’ente non ci sono. E appena insediato convocherà subito il collegio Revisore: «Faremo di tutto per salvare la Provincia dal default!».

L’attuale amministrazione provinciale ha riposto ai gravi problemi con atti emergenziali e non sufficienti, quando c’era bisogno di un progetto: «La prima settimana di agosto, con una delibera di giunta – conclude D’Erasmo – ha mandato in prepensionamento alcuni dipendenti. Un atto giunto in ritardo. Certo è che bisognerà ripensare a una Provincia con 3 o 4 aree non 10 dirigenti come ora. Noi siamo in emergenza».

Per Stefano Novelli la nuova Area Vasta deve diventare un organismo vivente nutrito dalle istanze che sono i territori con ciascuno dei 33 municipi. Torna a sentirsi una voce femminile che negli ultimi 5 anni non era scomparsa. «Cinque anni di guerra dal punto di vista economico e questa amministrazione provinciale non si è messa nemmeno l’elmetto. Il loro non ruolo ha fatto precipitare tutto», commenta Valentina Bellini.

Sabato 27 settembre, alle ore 10 a Villa Picena (Colli), la presentazione della lista davanti ai sindaci e ai consiglieri piceni e una conferenza programmatica.


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