ASCOLI PICENO – Dopo la riunione dell’Ata dello scorso luned,ì dove è stato approvato l’ordine del giorno presentato da 24 sindaci del territorio nel quale viene  bloccata la realizzazione della sesta vasca della discarica di Relluce, non si è fatta attendere la reazione del sindaco di Ascoli, Guido Castelli che, durante l’ultimo consiglio comunale ha attaccato duramente la decisione dei colleghi.

“E’ stato  davvero un brutto inizio per la nuova amministrazione provinciale. Ho sempre sostenuto il dialogo sulla questione della sesta vasca e credo che questa votazione sia stata una forzatura”- afferma il primo cittadino ascolano –  “Un fatto è certo: bisogna sicuramente lavorare ancora molto sulla raccolta differenziata per evitare aggravi sulle tasche dei cittadini.”

“La decisione presa all’Ata per noi è illegittima e sicuramente, se non ci saranno ravvedimenti, faremo ricorso al Tar. Ci incontreremo presto con il presidente D’Erasmo che deve decidere se procedere con una decisione illegittima oppure se usare il buon senso e rivedere gli esiti della riunione di lunedì.

“L’obiettivo della Provincia”, continua il sindaco ascolano, “è quello di non aggravare le già difficili finanze dei cittadini. Occorre pensare ad una migliore raccolta differenziata, sulla quale stiamo già lavorando. Stiamo cercando di sviluppare un miglior sistema di riciclo, come si fa in altri Stati.”

Il sindaco di Ascoli aggiunge inoltre che “bisogna lavorare insieme per migliorare i risultati in termini di differenziata . Abbiamo davanti una probabile emergenza rifiuti se non si arriverà ad un accordo in tempi rapidi.  Rilevo, inoltre  che alcuni sindaci cercano di usare la discarica come una bandierina per mostrare i muscoli. (riferimento a Gaspari e Agostini, ndr). Non è nostra intenzione fare atti di forza. Cerchiamo il dialogo per una soluzione condivisa.”


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