ASCOLI PICENO – Dopo l’adozione definitiva del Piano Regolatore Generale (che reca l’indicazione della possibile localizzazione a Campolungo del nuovo ospedale unico dell’AVS. n.5) e la Delibera n.1290 dello scorso 17 novembre con cui la Giunta Regionale ha varato lo studio di prefattibilità della nuova struttura ospedaliera Marche Sud , il Sindaco di Ascoli Guido Castelli, in una nota, annuncia di aver chiesto formalmente al Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’area vasta di convocare un’assemblea per discutere di questo tema.
Il piano socio-sanitario regionale 2012-2014 ha individuato, all’interno della propria strategia, la “realizzazione, a Sud della Regione (integrazione Ascoli-San Benedetto del Tronto), di un’unica realtà gestionale e strutturale per la copertura del bisogno di cura e assistenza al livello minimo di area vasta”.
Il primo cittadino piceno chiede che “ora – dopo l’approvazione della citata delibera regionale – le condizioni sono mature affinchè il territorio si misuri con questa sfida atteso che la localizzazione dell’ospedale deve garantire, da un lato, la massima fruibilità della struttura e dall’altro la massima sostenibilità (anche sotto il profilo ambientale, paesaggistico e urbanistico) del nuovo presidio.
Ascoli propone la sua candidatura che, per l’appunto, si concretizza nell’area di Campolungo da cedere a costo zero alla Regione.
La nostra indicazione non costituisce una pretesa ma una dichiarazione di disponibilità.
Siamo profondamente rispettosi, infatti, del diritto di tutti gli attori istituzionali e sociali a partecipare ad una riflessione che sarà tanto più produttiva quanto più sarà frutto di una valutazione allargata e condivisa.
Anche per questo ho chiesto al Presidente della Conferenza dei Sindaci di estendere l’invito a tutti gli stakeholders potenzialmente interessati alla realizzazione di una infrastruttura che potrebbe rappresentare anche un formidabile volano per la nostra economia.
La decisione, per certi versi storica, della regione è caduta stranamente nel silenzio ma il sottoscritto, che si è sempre battuto per il riequilibrio a Sud degli investimenti sanitari della regione, non vuole sottrarsi all’obbligo di cogliere questa opportunità.
Tutta la provincia e tutto il territorio hanno l’obbligo di unire le forze per non disperdere questo potenziale risultato, dimostrandosi capaci di superare il tradizionale rischio che mortifica la programmazione territoriale in casi come quello che ci occupa. Il rischio di fare come l’asino di Buridano che, incapace di scegliere se nutrirsi di fieno o di biada, fini per morire di fame. “
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Ma si dai, facciamolo direttamente ad Ascoli!
Quello della collocazione dell’ospedale unico e’ un grande problema per il territorio, è come al solito si è evitato di consultare la cittadinanza e di renderla partecipe nelle decisioni, e’ indubbio infatti che i Comuni costieri, maggiormente popolati, che vedono crescere il numero dei loro residenti in alcuni periodi dell’anno, saranno fortemente penalizzati da tale scelta.
La decisione di realizzare un ospedale unico, se può avere qualche rilevanza da un punto di vista di efficienza economica presenta forti dubbi in merito all’ efficacia dei servizi prestati al cittadino, cosa succederà infatti intermini di liste d’attesa!?
Che fine faranno gli attuali plessi ospedalieri!?
Insomma anche questa volta i dubbi sono maggiori delle certezze.
Come Ascoli lo mette sistematicamente in quel posto a San Benedetto….
Campolungo? Ma non era l’ospedale della vallata…? Che senso ha farlo vicino all’altro ospedale? Altro spreco di soldi pubblici… questi politicanti non cambieranno mai!!!!
E’ assurdo fare l’ospedale a Campolungo, ad oggi San Benedetto è più popolosa di Ascoli senza metterci dentro Grottammare Monteprandone e Centobuchi… Per non parlare poi del flusso turistico estivo, dove si passa comodamente a 200.000 se non più presenza medie mensile!!! Castelli Ripijate… L’ospedale al max va fatto a Centobuchi non oltre! E comunque penso che fare un’altro ospedale è assurdo!