ASCOLI PICENO – La Filcams-Cgil, insieme alla Fisascat-Cisl e la Uiltucs-Uil denuncia da mesi la situazione delle lavoratrici Ex Lsu e appalti storici, che continua, nonostante le nostre denunce ad essere gravissima.

L’esubero di complessive 68 persone permane e le stesse potranno, non subentrando cambiamenti, essere licenziate.

“Da mesi,” aggiunge Alessandro Pompei, Segretario Provinciale della Filcams-Cgil “sosteniamo innanzitutto l’illegittimità del licenziamento, per effetto del DL 248/07, che prevede la non applicabilità delle disposizioni in materie di licenziamenti nei casi di cambio di appalto, e, se non ciò non fosse sufficiente, anche in base all’accordo governativo del 28 Marzo 2014 in materia di assegnazione dei servizi per il mantenimento del decoro, sottoscritto dalle Organizzazioni datoriali e sindacali.”

Le ditte coinvolte sono la CSG Facility Management Soc. Coop, la Cooplat Soc. Coop. e la All Service Soc. Coop.

“Siamo consapevoli della grave condizione occupazionale che coinvolge la nostra Provincia e che si vede aggravarsi con questa nuova crisi occupazionale, ma un licenziamento di quasi 70 lavoratrici, per altro illegittimo, non è in alcun caso accettabile e continueremo a dare voce a quelle lavoratrici che rischiano il proprio posto di lavoro.”

Conclude Pompei: “Le nostre richieste sono chiarissime: innanzitutto la garanzia del finanziamento e quindi del mantenimento dei livelli, e la collocazione di tale finanziamento presso le scuole in cui le lavoratrici sono attualmente collocate, o comunque all’interno della Provincia di AP, evitando di dover far spostare le lavoratrici per centinaia di chilometri, e altre province.”


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