ASCOLI PICENO – La risposta dell’Ascoli nei confronti della Gazzetta di Reggio Emilia, che ha accusato la società bianconera di ricevere “aiutini”, non si è fatta attendere. I giornalisti emiliani hanno attaccato anche sulla questione del mantenimento della categoria, una volta che la vecchia società era fallita nel dicembre 2013.

Ecco la replica di Corso Vittorio Emanuele: “Senza entrare nel merito dei presunti favori arbitrali (ma facciamo rilevare che pur essendo primi in classifica e avendo il miglior attacco del campionato il computo totale è di 5 rigori a favore e 3 contro, nell’alveo quindi della normalità statistica) quello che non è accettabile è che si scriva testualmente: <La doppia schifezza è che stanno aiutando una società che ha operato un fallimento pilotato e ha mantenuto in cassa gli otto milioni che sono serviti per ingaggiare i giocatori>.  Invitiamo, come è dovere per chi dirige un organo di informazione, a verificare quanto poi riportato. In questo caso da parte vostra non vi è stata né verifica, né sopratutto veridicità alcuna. Innanzitutto va sottolineato che è stato il cambiamento del format del campionato di Lega Pro a consentire nella scorsa stagione la mancanza di retrocessioni, beneficio del quale ha goduto, certo, non solo l’Ascoli. In secondo luogo vorremmo sapere in base a quali informazioni siete in grado di parlare di otto milioni in cassa, dal momento che il lascito dell’Ascoli Calcio sono stati solamente debiti, regolarmente pagati dall’Ascoli Picchio per ottenere il titolo sportivo e potersi iscrivere al campionato.

Ad Ascoli non solo non c’erano tracce di questi fantomatici otto milioni, ma nemmeno della cassa. Quanto al mercato, abbiamo fatto con i nostri mezzi e senza l’aiuto di alcuna società vicina e compiacente … L’Ascoli Picchio in questi suoi primi mesi di attività si è contraddistinta per la correttezza e la precisione nell’onorare i propri impegni e per l’assoluta volontà di proporsi come un modello. Siamo una società sana e solida dal punto di vista finanziario, attenta in maniera assoluta ad avere coerenza tra i pronunciamenti e i comportamenti, forte anche dell’appoggio di un pubblico incredibile, questi sÌ capace di darci una spinta verso alti traguardi. Esattamente il contrario rispetto a quanto si potrebbe dedurre da un articolo malevolo e disinformato che, speriamo, sia solo frutto dell’invidia per la nostra attuale posizione di classifica.”

In seguito il direttore della Gazzetta di Reggio Emilia ha rettificato e si è scusato con la società bianconera.


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