ANCONA – Pietro Marcolini, assessore della Regione Marche e candidato alle Primarie per il Partito Democratico, commenta come segue la vicenda che vede 66 indagati da parte della Procura della Repubblica di Ancona per peculato e concorso in peculato (truffa per l’assessore Paola Giorgi) in merito alle spese di gruppi regionali.

“Pur essendo estraneo all’indagine della Procura, esprimo la preoccupazione per la distanza che rischia di acuirsi tra l’opinione pubblica e la politica, tra i cittadini e le Istituzioni. Distanza che deve essere colmata facendo propri, nel comportamento dell’amministratore pubblico, il rifiuto e il contrasto di qualsiasi illegalità, la scelta di sobrietà e trasparenza allontanando da sé anche il minimo sospetto. Non lasciandoci tuttavia tentare da giudizi sommari, confido pienamente nell’operato della magistratura che saprà far chiarezza e distinguere in merito al comportamento dei singoli”.

 


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