ASCOLI PICENO – Non si arrestano i segnali negativi dal mondo artigiano.

La Confartigianato di Ascoli Piceno, sulla base dei dati forniti dal centro studi, ha correlando la consistenza delle imprese artigiane con la dinamica tendenziale dei prestiti concessi all’artigianato. Emerge un quadro a tinte fosche dove alla diminuzione del credito corrisponde una diminuzione delle imprese: lo scorso anno nel piceno le imprese artigiane sono diminuite del 2,1% (pari ad un saldo negativo di 130 posizioni).

Da dicembre 2012 a dicembre 2014 la dinamica tendenziale dei prestiti all’artigianato nella Regione Marche è peggiorata. A settembre 2014 il dato era in calo del 4,6%.

“La politica fiscale sulla tassazione degli immobili perseguita finora, così autolesionista e schizofrenica – interviene Nadia Beani, presidente Confartigianato Ascoli Piceno – non solo penalizza le costruzioni, un settore oramai in caduta libera, ma tende a schiacciare il valore dei cespiti di tutti i comparti; questo genera una difficoltà di contrarre credito perché le aziende vedono drasticamente ridotto il valore dei propri cespiti aziendali.”

Considerando i raggruppamenti settoriali, sono i comparti delle Costruzioni e del Manifatturiero a presentare maggiore difficoltà nella regione Marche: il primo con un tasso di sviluppo del -2,6%, il secondo del -1,4%. Meno intense le diminuzioni nei Servizi alle imprese con il -0,9%, andamento stazionario Servizi alle persone. In tutti i macrosettori si registra un miglioramento rispetto al 2013. Il più intenso nei Servizi alle persone (era -0,8%), seguono le Costruzioni (era -3,1%), i Servizi alle imprese (era -1,2%) e il Manifatturiero (-1,5%).

Alla fine del 2014, le imprese artigiane registrate della regione Marche sono 48.301. Di queste, il 24,9% si concentra nella provincia di Ancona, segue Pesaro-Urbino con il 24,6%, Macerata con il 23,1%, Fermo con il 14,7% e Ascoli Piceno con il 12,7%.

Considerando il dettaglio settoriale, a livello regionale il 29,0% delle 48.301 imprese artigiane registrate alla fine del 2014 opera nel Manifatturiero. Tale incidenza è superiore alla media nazionale (23,5%), colloca le Marche al 1° posto in Italia (seguita da Toscana 28,3% e dal Veneto 26,5%) e conferma una forte specializzazione dell’artigianato nella nostra regione in tale comparto. Più di due terzi (34,7%) sono le registrate nelle Costruzioni (media nazionale 38,8%), seguono i Servizi alle persone (22,3%, media nazionale 23,9%) e i Servizi alle imprese (12,8% in linea al dato Italia).

Nelle Marche si contano 3,1 imprese ogni 100 abitanti, incidenza superiore alla media nazionale (2,3 imprese/100ab.). Nel dettaglio provinciale, al primo posto Fermo con 4,0 imprese artigiane ogni 100 abitanti, segue Macerata con 3,5 imprese ogni 100 abitanti, Pesaro-Urbino con 3,3 imprese ogni 100 abitanti, Ascoli Piceno con 2,9 imprese ogni 100 abitanti e Ancona con 2,5 imprese ogni 100 abitanti.

Ad Ascoli Piceno a settembre 2014 la variazione dei prestiti all’artigianato ha segnato un -5,1% (rispetto a settembre 2013), mentre a Fermo a settembre 2014 la variazione dei prestiti all’artigianato ha segnato un -4,3% (rispetto a settembre 2013).

Su 110 province italiane ben 70 segnano il trend in peggioramento mentre altre 35 sono stabili; 2 sono in miglioramento (Napoli e Reggio Calabria) e 3 dopo un miglioramento mostrano un peggioramento.


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