ASCOLI PICENO – Dal 31 marzo scatta l’obbligo di fatturazione elettronica per le imprese che forniscono beni e servizi alla pubblica amministrazione.

Si tratta di un obbligo di legge che cambierà radicalmente, e in meglio. i rapporti tra P. A. e fornitori, consentendo al sistema Paese di crescere in consapevolezza e controllo della spesa pubblica e alle piccole e medie imprese di scoprire l’efficienza del digitale, la semplicità della procedura e di risparmiare una cifra media annua che l’Agenzia per l’Italia Digitale stima in circa 500 euro.

Per presentare agli operatori economici questa innovazione, i 110 Digital Champions italiani insieme alle Camere di commercio incontrano oggi la comunità economica locale, in un evento informativo che si svolge contemporaneamente nella maggior parte delle strutture camerali italiane, sedi ideali per l’incontro tra una pubblica amministrazione, che dell’utilizzo delle nuove tecnologie e della semplificazione ha fatto una delle principali linee di azione, e il sistema produttivo.

“Quando bisogna applicare una normativa – ha dichiarato il Presidente della Camera di Commercio di Ascoli Piceno Gino Sabatini – è bene che le informazioni di base siano ripetute più volte, a vantaggio degli imprenditori e, nel caso specifico, di coloro che hanno rapporti con la Pubblica Amministrazione. E’ il motivo per cui organizziamo questo incontro anche dopo aver già realizzato il 6 febbraio un seminario molto approfondito sull’argomento”.

L’incontro è stato anche l’occasione per far meglio conoscere il servizio di fatturazione elettronica, espressamente dedicato alle piccole e medie imprese iscritte alle Camere di commercio che abbiano rapporti di fornitura con le Pubbliche Amministrazioni. Si tratta di una applicazione estremamente semplice e totalmente gratuita, accessibile dal sito della Camera di commercio, messa a disposizione dal sistema camerale, in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Unioncamere e Infocamere.

Al servizio si accede previo riconoscimento del titolare dell’impresa tramite la Carta Nazionale dei Servizi (Cns), strumento introdotto dal Codice dell’Amministrazione Digitale (Cad) per l’accesso telematico ai servizi della Pa, consentendo la compilazione del documento contabile, l’individuazione della Pa destinataria, la firma digitale, l’invio e relativa conservazione a norma.

Nel corso del 2014 la Camera di Commercio di Ascoli Piceno ha già rilasciato agli imprenditori numero 824 Cns e numero 194 certificati di firma digitale. Chi ne fosse ancora sprovvisto potrà ottenerli prenotandosi presso la Camera di commercio.

Per fatturazione elettronica si intende la possibilità di emettere e conservare le fatture nel solo formato digitale, così come viene indicato nella Direttiva Ue numero 115 del 20 dicembre 2001 e introdotta in Italia dal Decreto Legislativo di recepimento del 20 febbraio 2004 numero 52 e dal Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 23 gennaio che stabilisce le “Modalità di assolvimento degli obblighi fiscali relativi ai documenti informatici ed alla loro riproduzione in diversi tipi di supporto”.

La Finanziaria del 2008 impone che ogni fattura destinata alle Pa debba essere emessa in formato elettronico in modo da poter transitare per il Sistema di Interscambio nazionale, istituito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze e gestito da Sogei S.p.A. (come stabilito dal Decreto del 7 Marzo 2008), attraverso il quale transitano i flussi di documenti contabili tra i fornitori e le Pubbliche Amministrazioni e permette un’importante attività di monitoraggio e controllo delle finanze pubbliche anche per rendere più efficienti i tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione.

Il nuovo standard elettronico è regolamentato dal Decreto interministeriale del 3 aprile 2013 numero 55, che oltre a stabilire le regole in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica, ha fissato al 6 giugno 2014 la data di entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica verso i Ministeri, le Agenzie fiscali e gli Enti previdenziali. Il Decreto Irpef 2014 ha successivamente fissato al 31 marzo la scadenza per tutte le altre Pubbliche Amministrazioni, tra cui anche le Camere di Commercio.


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