ASCOLI PICENO – Riceviamo da Piero Celani, candidato di Forza Italia alle elezioni regionali.

Caro Giulio,

ora basta. Per la nostra antica amicizia finora ho evitato di ribattere alle tue dichiarazioni, anche pesanti, che andavi “postando” sul mio operato.

Mi dicevo che faceva parte della campagna elettorale. Certo era una campagna elettorale strana, dove tu anziché decantare la bontà della tua linea politica, ti accanivi contro qualcuno. Non esponente di una politica costruttiva basata sulle idee, ma di una politica distruttiva contro qualcuno. E quel qualcuno ero io.

Eppure sono stato il tuo sindaco. Avevamo lavorato insieme in giunta comunale e in più di una occasione ti avevo difeso da attacchi anche duri.

Certo la riconoscenza può non essere un valore in politica, e non la attendevo, ma questi attacchi che nulla hanno di politica proprio no.

Scopro un Giulio Natali completamente diverso da come l’avevo conosciuto. Di quella onestà intellettuale che ti attribuivo di cui non vi è più traccia. Solo un forsennato urlare in toni dispregiativi della mia persona e del mio operato politico.

Ebbene sono sempre più convinto che la lotta politica vada fatta non contro le persone ma sulle idee e per la gente. La politica deve parlare di progetti e programmi per il territorio e non inveire contro questo o quell’altro solo perché le strade politiche si sono divise.

In questa campagna elettorale in tutti gli incontri che ho avuto ho sempre cercato di esporre le mie idee. Le idee, i programmi. Ma non ho mai, ripeto, mai, attaccato nessun avversario sul piano personale.

Potrei chiedermi perché lo fai. Personalmente non riesco a trovarne motivo. Politicamente nemmeno. Mi si accusa di essere una sorta di vassallo della sinistra avendo rinnegato i miei valori con l’appoggio a Spacca. Ricordo invece che nel 1995 l’operato politico di “Giulio Natali” fu quello di consegnare la città di Ascoli alla sinistra, contribuendo in maniera significativa alla sconfitta di Nazzareno Cappelli.

Oggi il cittadino elettore deve sapere che sostengo una coalizione schierata contro la sinistra mentre la coalizione di cui tu Giulio sei uomo di spicco risulta essere la prima, vera, alleata del PD.

Una campagna elettorale basata sulla demonizzazione di rappresentanti del centrodestra operata da rappresentanti del centrodestra non serve a dimostrare chi è più bello o più bravo in questo schieramento ma serve solo ed esclusivamente ad accrescere la forza politica del centrosinistra per una semplice proprietà transitiva. Non credere caro Giulio che togliendo voti a me e quindi a Forza Italia, il tuo partito e la tua coalizione riusciranno a sconfiggere Ceriscioli. E da politico di lungo corso dovresti saperlo.

Forse perché sicuro di questo tuo retaggio hai pensato di dovermi insegnare come si fa politica. Non ne sentivo e non ne sento il bisogno. Ho fatto la mia brava gavetta. Passo dopo passo e non credo, da tempo, a chi è rimasto legato alla vetero politica. Alla politica degli steccati, alla politica delle rigide contrapposizioni ideologiche.

Per questo sono stato e sono un convinto sostenitore di una politica trasparente, anzi, assolutamente trasparente, con accordi sui programmi e mai sulle persone. Non ho scheletri nell’armadio. La mia vita , il mio operato politico, stanno lì a dimostralo e sfido chiunque ad asserire e provare il contrario.

Certo se scorro le cronache della tua campagna elettorale caro Giulio Natali, scopro che ovunque sei andato non hai mai portato un contributo di idee, di programmi, di progetti, per il nostro territorio ma hai sempre portato avanti discorsi politici contro qualcuno.

La politica però non si fa contro qualcuno. Non si fa contro gli uomini e le donne che pongono il loro spirito di servizio, le loro idee, i loro sogni, i loro programmi, per la crescita del territorio. La politica è confronto di idee.

Idee che non trovo nei tuoi attacchi personali. Trovo astio, rancore. Forse perché ti ho difeso troppo negli anni passati? Forse è stato quello il mio errore: averti difeso troppo.

Lunedì, a bocce ferme, tireremo le somme di queste settimane.

Certo, Giulio Natali ti ritroverai con un amico in meno.

Può darsi che te ne farai una ragione o darai una scrollata di spalle. Per me, che credo nel valore dell’amicizia, sarebbe una sconfitta sul piano personale. Comunque contento tu


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