OFFIDA – “Offida è per me un luogo di gentilezza e compassione, dove la mia famiglia ha avuto salva la vita. E io sono qui per questo”.

Con queste parole Beniamino Ventura, arrivato nella Città del Sorriso direttamente da Israele e nipote dell’ebreo suo omonimo – che si salvò dalla deportazione grazie all’aiuto di alcuni offidani – ha ringraziato Offida per l’accoglienza di oggi e anche per la solidarietà di ieri.

Nella mattinata di oggi è stato inaugurato il Giardino dei Giusti offidano, nei pressi della Chiesa di Santa Maria della Rocca, e per l’occasione è stato piantato un albero di ulivo, simbolo di pace. I ragazzi dell’Isc di Offida hanno animato l’evento raccontando tutta la storia dei cittadini che salvarono Ventura: la famiglia Talamonti Adelino, Talamonti Camillo – insigniti del titolo “Giusti tra le nazioni” e le famiglie Piersimoni Antonio e Ciabattoni Umberto. L’iniziativa, organizzata dall’insegnante Maria Rita Cameli, è stata un momento commovente per tutti, soprattutto per gli eredi delle famiglie citate, in cui gli studenti hanno letto sia in italiano sia in inglese, i loro scritti.

“Si ha la sensazione – ha commentato il sindaco Valerio Lucciarini – che i valori oggi siano inversamente proporzionale all’agiatezza. In momenti più difficili del passato questi erano invece una priorità. Grazie a un evento come questo i ragazzi possono esprimere tutta la propria sensibilità. Il Giardino dei Giusti è un esempio permanente dei nostri cittadini offidani”

“Questo giardino- conclude Ventura – racconterà la storia del popolo coraggioso di Offida alle prossime generazioni a venire”.


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