ASCOLI PICENO – E’ stato avviato un importante progetto di sensibilizzazione nei confronti dei prodotti contraffatti.
La Prefettura di Ascoli Piceno ha promosso e coordinato un progetto formativo e informativo rivolto agli studenti e agli insegnanti di alcune scuole cittadine e di San Benedetto del Tronto.

Il Prefetto, Dott.ssa Graziella Patrizi, ha spiegato che alla base di questo progetto c’è una stretta collaborazione tra esperti dei diversi settori interessati dal fenomeno della falsificazione, dalle forze dell’Ordine, alle associazioni di categoria, alle scuole e al Dipartimento di Prevenzione Area Vasta n.5 che hanno messo a disposizione le loro competenze per realizzare una brochure informativa interattiva “Difendi la tua salute – il falso danneggia tutti”, alla quale si accede attraverso il link nel sito della Prefettura di Ascoli Piceno, e due giornate di seminari formativi presso le aule magna di due istituti scolastici, uno ad Ascoli Piceno e uno a San Benedetto del Tronto.

Formare i ragazzi affinchè possano sensibilizzare non solo loro coetanei, ma anche gli adulti e rafforzare il contrasto “all’industria del falso”. Un fenomeno sempre più vivo in queste condizioni di difficoltà economiche, ma che proprio da questo quadro economico instabile trae la linfa vitale.
La contraffazione crea un mercato parallelo che danneggia tutto l’indotto di piccole e medie imprese che lavorano su commesse di marchi noti e avvantaggia la rete di aziende illegali dedite alla produzione di falsi. Ma, non solo, perché a farne le spese è il consumatore finale. La realtà lavorativa evidenzia la chiusura continua di aziende con il conseguente licenziamento degli addetti, addetti che fuori dalle mura della fabbrica sono i consumatori finali che, a causa delle ristrettezze economiche, rivolgono gli acquisti a prodotti di basso costo, falsificati, andando così ad alimentare le casse delle imprese malavitose che tengono i fili della rete di mercato nero formato da lavoratori irregolari ed extracomunitari. L’altro aspetto beffardo di questo circolo vizioso riguarda la salute perché falsificare un prodotto significa produrlo con materiali scadenti per rientrare in costi di produzione bassissimi al fine di porre l’oggetto sul mercato ad un prezzo altrettanto basso. Ciò andrà a ripercuotersi sulla salute dell’incauto acquirente che si vedrà comparire dermatiti sulle zone del corpo a contatto con questo tipo di merce, o peggio, quando si acquistano farmaci falsi, gravi danni alla salute.

La presenza, nelle due giornate di seminari formativi, dei rappresentanti degli enti preposti alla tutela dei cittadini, vale a dire, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Corpo Forestale dello Stato, CNA, Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti, Federfarma, Asur Area Vasta n. 5, illustreranno sulla base delle esperienze reali in cosa consiste il mercato del falso e le sue conseguenze sia per i consumatori, che incorrono nell’illecito amministrativo con sanzioni pecuniarie, che per i venditori che cadono nell’illecito penale.


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