ASCOLI – Bilancio positivo per le castagne del Piceno. Si preannuncia una raccolta discreta ma soprattutto caratterizzata da un bel frutto. A segnalarlo è la Cia – Confederazione italiana agricoltori di Ascoli Piceno e Fermo che ricorda come lo scorso anno, invece, la raccolta era stata pressoché nulla a causa della diffusione, in vaste castanicole del territorio italiano, dell’insetto denominato cinipide galligeno. Intere produzioni di castagne, infatti, erano state rovinate da questo insetto importato anni fa dall’Estremo Oriente.

Quest’anno, invece, grazie ad una congettura climatica positiva e la lotta biologica al cinipide stanno risollevano il comparto. L’andamento stagionale meno piovoso e umido ha permesso di far diminuire il numero di castagne attaccate da funghi e muffe che aveva paralizzato la produzione del 2014. “Le prospettive future del comparto nei comprensori vocati alla castanicoltura – ha commentato il presidente della Cia Ascoli e Fermo Ugo Marcelli – sono rosee e in grado quantomeno di soddisfare la richiesta che arriva dal mercato locale”. Un bilancio discreto, quello di quest’anno, sottolinea la Cia provinciale, determinato anche dalla lotta biologica al cinipide del castagno con l’introduzione di un insetto antagonista, il torymus sinesis: privati ed enti pubblici lo stanno diffondendo con risultati incoraggianti, provvedendo a salvaguardare le selve castanili dagli attacchi. Il costo dei marroni, secondo quanto riportato dalla Borsa Merci di Ascoli Piceno oscilla da un minimo di 1,5 euro ad un massimo di 3 euro.


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