Il colombo Ascolano è una delle razze più antiche di Colombi Italiani, le prime notizie già in uno scritto del 1768 di cui si parla di allevamenti nell’Italia centrale. La razza considerata scomparsa all’inizio del 900, è stata recuperata da alcuni allevatori della Associazione Colombofila Allevatori Piceni.
Da più di 30 anni l’ACAP si dedica alla selezione e divulgazione della pura razza dei colombi ornamentali, in particolar modo quelli di razza Italiana. Negli ultimi 10 anni è riuscita a ridare vita ad una razza quasi in via d’estinzione come il Colombo Ascolano.
Grazie all’aiuto dell’ ASSAM “Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche” e all’amministrazione di Monteprandone, si è riusciti ad inserire nel repertorio regionale delle razze a rischio di erosione genetica, sia il Colombo Ascolano che il Coniglio Nero Gigante del Piceno.
Ma andiamo a scoprire nel dettaglio come è nata l’associazione e di cosa si occupa insieme al Presidente dell’ACAP Gabriele Brandimarte:
UN’ associazione con più di trent’anni di attività che si occupa della salvaguardia dei colombi soprattutto quello Ascolano che era a rischio di erosione genetica? L’ACAP è nata il 13 Marzo 1984, allo scopo di selezionare e divulgare la pura razza dei colombi ornamentali. Da circa dieci anni si è dedicata, in particolar modo alla riscoperta di questa antica razza tipica del nostro territorio. E’ stata la prima razza animale delle Marche ad essere inserita nel repertorio regionale (Legge regionale 3 giugno 2003 n. 12 “Tutela delle risorse genetiche animali e vegetali del territorio marchigiano”) grazie all”ASSAM “Agenzia per i Servizi nel Settore Agroalimentare della regione Marche”. La razza si dava quasi estinta, oggi grazie al lavoro di ricerca fatto dal ricercatore Angelo Guido Cantalamessa, e di allevamento condotto dall’ACAP, possiamo affermare che si è riusciti a dare una nuova vita a questo animale con più di 500 esemplari allevati in tutta l’Italia.
Anche l’Università di Camerino è intervenuta e come? Si anche la Scuola di Scienze Ambientali dell’Università di Camerino, nella persona del Professore Carlo Renieri, nominato esperto esterno della CTC. “Commissione Tecnica Centrale del Colombo Ascolano”, è intervenuta nello sviluppare gli indici di accrescimento del Colombo Ascolano. Tramite la valutazione degli esemplari esposti in mostra, si sono raccolti i dati e successivamente sono stati elaborati , dando cosi un ulteriore aiuto alla conservazione e riproduzione di questa razza.
A maggio, il Colombo Ascolano durante la riunione della Commissione Europea degli Standard, è stato inserito tra le razze europee, avete così preso parte ai Campionati Europei di Metz in Francia, ci racconti l’esperienza? L’esperienza di partecipare ad un Campionato Europeo, è indubbiamente un’esperienza che ci fa crescere, sia come persone sia come allevatori. Prima di ogni gara, ogni colombofilo prepara i propri Colombi mettendo in campo tutte le proprie competenze, conoscenze, i trucchi del mestiere, una buona toilettatura e tutti i più piccoli accorgimenti per poter vincere e vedere proclamato il proprio colombo Campione di Razza. I Colombi Ascolani presenti al 28° Campionato Europeo erano 21, ed ha vinto un maschio di colore Farfallato, con l’anello n° A461 valutato 96 punti. I soci ACAP che hanno partecipato al Campionato di Metz sono stati 6 portando una rappresentanza, oltre ai colombi Ascolani, un totale di 46 esemplari di diverse razze, cosi da arricchire il medagliere sociale con ulteriori medaglie.
Gli allevatori Acquaroli Gabriele e Mariani Massimo, si sono dati cosi appuntamento nei giorni 13,14,15 Novembre 2015 a Metz in Francia, al Campionato Europeo che si svolge ogni tre anni in una Nazione diversa e il colombo bianconero è stato proclamato Campione Europeo.
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