ASCOLI PICENO –  Il Comitato Emergenza Strada Provinciale 24, presieduto dal Consigliere Comunale Marco Cardinelli ha tenuto una conferenza stampa per denunciare “il perdurare da oltre un anno della drammatica situazione della viabilità che i cittadini di Venagrande e frazioni limitrofe sono costretti a vivere quotidianamente. La Provinciale 24 è l’unica via che collega Venagrande e altre frazioni di Ascoli e la pericolosità della carreggiata piena di frane e smottamenti rende il percorso ormai ad alto rischio. Se questa strada dovesse mai franare, non potremmo raggiungere Ascoli se non passando per Ripaberarda, per un totale di 50 km di strada da percorrere”.

Continua Cardinelli: “La situazione della Strada Provinciale è molto compromessa già dal novembre del 2013 e degenerata dal marzo 2015 dopo la grande nevicata, che ha provocato numerosi smottamenti. Successivamente, si sono verificati un susseguirsi di frane e cedimenti della carreggiata e alberi in bilico sulla stessa. Una donna ha avuto anche un brutto incidente, e fortunatamente, non ci sono state conseguenze nefaste. In altri punti poi la carreggiata si trova in aggetto sul vuoto, poiché si è verificato un cedimento del terreno sottostante. I disagi si trovano almeno in venti punti del percorso stradale per una lunghezza di almeno 9 chilometri, su una strada di 14.”

Numerose sono state le segnalazioni fatte dai cittadini e da Cardinelli tutte senza alcun esito. “Anche il Comune si è mosso con un esposto per sollecitare la Provincia ad intervenire subito. Siamo molto delusi perchè anche l’ufficio postale è stato chiuso. C’è anche una fontana storica del 1731 che sta rischiando di sprofondare via. Chiediamo almeno la rimozione degli alberi pericolanti” continua Cardinelli, “devo dire, però, che in questi giorni, almeno il sla

“I cittadini di Venagrande avevano anche proposto di poter essere autorizzati a sistemare da soli il percorso stradale visto il completo disinteressamento da parte dell’Amministrazione Provinciale, ricordando però che la sicurezza e l’incolumità della popolazione dovrebbe essere per ciascun amministratore il primo pensiero, ma anche questa proposta è rimasta inascoltata. Se gli esponenti della  Provincia non sono in grado di risolvere i problemi, possono anche dimettersi. Per Venagrande la situazione è drammatica e chiediamo di essere ascoltati”.


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