“Si comunica che il Prefetto di Pescara dott. Francesco Provolo, in occasione dell’incontro di calcio valevole per il campionato di Serie B Delfino Pescara 1936 – Ascoli Picchio in programma il 27 febbraio prossimo allo stadio G. Cornacchia di Pescara, ha disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella regione Marche con contestuale sospensione del programma di fidelizzazione della società Ascoli Picchio F.C.. L’adozione del predetto provvedimento si è reso necessario per le rilevanti criticità sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica che la gara comporta data la segnata ostilità tra le tifoserie delle due compagini sportive. “.
Questo il comunicato pubblicato sul portale internet della Prefettura di Pescara. Il provvedimento è lo stesso assunto una decina di giorni fa dalla Prefettura di Brescia in occasione della trasferta del Picchio in Lombardia.
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Lo scandalo continua! Sicuramente l’autorità che ha imposto questo “strano” divieto o è stato imboccato e/o consigliato dal suo omologo di Ascoli il quale a sua volta è stato e/o consigliato da qualche funzionario della questura Picena cosicché come fece Pilato, se ne sono lavati le mani ed hanno potuto dare riposi a go go a chi invece dovrebbe stare su strada e garantire gli spettacoli e la sicurezza pubblica. Che sia “strana” questa imposizione lo si vede chiaramente dalla stessa motivazione: “….che la gara comporta data la segnata ostilità tra le tifoserie delle due compagini sportive….”. Niente di più falso! l’Ill.mo Prefetto (o chi per lui ad Ascoli) evidentemente non segue il campionato o non ricorda che all’andata, giustamente, i tifosi del Pescara furono ospitati in gran numero e nonostante un finale di partita “caldo”, non accadde nulla tra le due “ostili?!?!” tifoserie. Infine, mettiamoci pure la tessera del tifoso, che personalmente ritengo giusta, ma che quando veramente dovrebbe sortire l’effetto voluto e cioè di garantire l’accesso allo stadio per ogni partita a chi si è fatto “schedare”, la stessa viene riposta nel cassetto e dimenticata in nome di chissà quale catastrofica previsione di guerriglia urbana. Ancora una volta a causa di qualche individuo, l’Ascoli Picchio parte svantaggiata non potendo contare sul supporto della propria tifoseria, che poi è e rimane la parte importante di questo meraviglioso giuoco!