ASCOLI PICENO – I rappresentanti dell’Associazione di Promozione Sociale “L’Alveare” rispondono al sindaco di Maltignano Armando Falcioni in merito all’ipotesi di Fusione dei Comuni di Ascoli, Folignano e Maltignano.

Ci ha sorpreso molto la risposta alquanto scomposta del Sindaco Armando Falcioni rispetto alla nostra iniziativa di portare all’attenzione del territorio il tema della fusione dei Comuni di Ascoli, Folignano e Maltignano.  

Resta immutata la nostra stima nei confronti di Armando Falcioni per le sue capacità amministrative ed in special modo per la sua onestà intellettuale, restiamo comunque meravigliati di fronte ad una replica che ha guardato al dito e non alla luna. La proposta così come avanzata non è stata fatta da tre malcapitati, ma da una Associazione di Promozione Sociale quale l’Alveare che da quindici anni lavora sul territorio e che ogni volta che si è sottoposta al voto degli elettori per avere portato la sua azione nel luogo più nobile della città, la Sala della Ragione, ha sempre eletto i suoi rappresentanti.

Restando al tema, con la chiusura delle Provincie e le difficoltà a coordinarsi in area vasta, occorre trovare unità di intenti tra i comuni limitrofi. La stessa legge regionale appena promulgata sul tema delle fusioni dei Comuni per incorporazione, snellisce e semplifica le procedure proprio per agevolare tali operazioni.

Così come lo stesso Governo aumentando i trasferimenti erariali, lo sblocco del turn over  e la non applicazione dei limiti derivanti dal mancato rispetto del patto di stabilità per tutti i nuovi comuni istituiti da fusione, intende far partire un processo oramai ineludibile. A tutto quanto sopra, occorre aggiungere che è depositata in Parlamento una proposta di legge che prevede la fusione obbligatoria senza incentivazioni, dei Comuni la cui popolazione sia inferiore ai 5.000 abitanti.

Capiamo perfettamente che i processi di questo tipo non sono né semplici e né veloci, ma troppe sono state le occasioni perse per questo territorio, di conseguenza occorre da subito iniziare una profonda riflessione sul tema. Occorre creare un nuovo Comune capace di recitare un ruolo politico forte nell’ affrontare le nuove sfide in termini di infrastrutture, trasporti, sanità, scuola e università, politiche di investimento, politiche sociali.

Una nuova idea di futuro nel contesto di quella che sarà la geografia nazionale con la nascita delle macroregioni. Ecco perché nella nostra istanza dopo aver ragionato su Ascoli, Folignano e Maltignano, riteniamo necessario aprirsi anche a Castel di Lama, Appignano e Venarotta proiettando il nuovo Ente verso la costa, la montagna, il vicino Abruzzo.  Ridurre le spese legate al funzionamento dei vari enti, ridurre gli oneri istituzionali, ridurre la spesa corrente, incamerare gli incentivi statali per aumentare le risorse da destinare ai cittadini.

Gli strumenti ora ci sono: delibere dei Consigli Comunali e/o raccolta firme, referendum consultivi. Resta agli amministratori raccogliere la sfida, così come alle forze economiche, politiche sociali e culturali, nonché ai cittadini  del territorio coinvolto. Noi cercheremo di fare la nostra parte, ma non chiedeteci di condannare i nostri figli ad un solo destino: quello di lasciare i nostri campanili per avere un futuro.


Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.