ASCOLI PICENO – Superato al foto finisch De Zerbi, è Alfredo Aglietti il nuovo tecnico dell’Ascoli Picchio per la stagione 2016/17, altra novità il DS Giarretta ex Udinese, contratto fino al 2018. Aglietti viene da una stagione super con la Virtus Entella, sfiorando i play off vera rivelazione del campionato. Giaretta chiuso il mandato con l’Udinese è pronto per ripartire dalla Serie B.

Cardinaletti presenta così le new entry: “Cercavamo profili specifici che condividessero appieno le nostre idee. Ho visto in loro quell’entusiasmo che stavamo cercando, quella voglia di dimostrare  oltre naturalmente alle loro professionalità. Vogliamo dimostrare che la Società funziona, la squadra funziona, la città funziona. Il secondo concetto chiave è quello di valorizzare i giovani del vivaio  quindi anche Di Mascio lavorerà in sinergia col DS nel progetto tecnico. Ci aspettiamo di migliorare, senza l’ansia di ottenere tutto subito”.

Mister Aglietti: “Sono arrivato ad Ascoli perchè mi piacciono le sfide. Una piazza importante, di tradizione storica e con una tifoseria calorosa. Con Bellini e Cardinaletti è scattata subito una scintilla. Il nostro obiettivo sarà raggiungere il mantenimento della categoria giocando un bel calcio. I tifosi devono ritrovare il gusto di venire allo stadio per divertirsi. La mia squadra dovrà avere un’identità in casa e fuori. Progettando bene questo anno con una salvezza tranquilla, l’obiettivo fra qualche anno sarà quello di raggiungere la categoria che appartiene a questa società gloriosa. Giorgi e Cacia sono un lusso in serie B. Con me arriveranno il collaboratore tecnico e il preparatore. A livello tattico prediligo la difesa a 4 e il centrocampo a 3. Ascoli è una città che ti dà stimoli e giocare davanti ad un pubblico come questo non può che essere un fattore in più.”

Il Direttore Sportivo Giaretta: ““Ascoli è una piazza importante e con Cardinaletti e il Patron è scattata subito la scintilla, è una Società con una progettualità e che potrà crescere ulteriormente attraverso i risultati tecnici, che sono certamente legati anche alla solidità del club. Ringrazio per l’opportunità che mi è stata regalata; Ascoli è Ascoli, sono orgoglioso di essere qui. Obiettivo minimo è una salvezza molto più sicura di quella raggiunta la scorsa stagione. Bisogna costruire una solidità di base perché, una volta consolidata la categoria, c’è l’ambizione di tornare in Serie A.  Ripartiamo certamente da Giorgi e Cacia: Gigi è il nostro capitano,  l’ho sentito ieri e gli ho detto “devi portare la squadra più in alto possibile”; cinque anni fa feci investire un milione su di lui tanto che gli avevo prospettato un futuro in Nazionale, in categoria fa la differenza e credo molto in lui. Orsolini è un valore importante e che resterà con noi perché non ha senso venderlo ora che non ha raggiunto il massimo splendore.  Jankto? Ha voglia di restare qui, si è trovato molto bene e mi ha chiamato appena ha letto sul web il mio nome accostato all’Ascoli. Dobbiamo risolvere però alcune cose con l’Udinese. Devo dire che la società bianconera ha prodotto un grande lavoro, Jankto è cresciuto in fretta anche attraverso le difficoltà e la pressione”. Sui tifosi:“La tifoseria la dobbiamo trascinare attraverso l’impegno, la tenacia, la perseveranza e attraverso le promesse che possiamo mantenere. In Italia tutti sanno che giocare ad Ascoli è importante, ha una proprietà solida, riconosciuta da tutti e poi un appeal  importante dovuto al nome”.


Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.