L’Assemblea dei sindaci del 26 luglio scorso ha approvato una nuova proroga della gestione dei rifiuti in deroga alle norme di legge, con l’abbancamento dei rifiuti urbani alla Geta non solo per il periodo previsto per le situazioni di emergenza, cioè qualche mese, ma addirittura per un ulteriore periodo di ben due anni.

I Comitati di tutela reagiscono così:” E’ a tutti noto che la discarica inserita nel piano regionale (Relluce) ha raggiunto le quote di abbancamento autorizzate già nel maggio 2014. Fin dal gennaio 2015 sono state adottate ordinanze in deroga per abbancare i rifiuti alla Geta, che avrebbero dovuto permettere nel frattempo di adottare il nuovo piano d’ambito e a individuare un sito idoneo per la discarica. Dopo due anni di chiacchiere e di inerzia della classe politica, si propone ai cittadini di mettere insieme rifiuti urbani e rifiuti pericolosi, per di più in una vasca che – per quanto ci consta – è sprovvista di impermeabilizzazione del fondo e non dispone di un sistema di convogliamento e raccolta del percolato: riteniamo questa soluzione inaccettabile, oltre che vietata dal Codice ambientale. Abbiamo già denunciato la situazione di degrado dell’Alto Bretta, confermata dai sopralluoghi delle autorità competenti. Come ha detto il sindaco di Castignano all’Ata, la discarica di Fermo non può essere uno spauracchio, perché il maggior costo può essere bilanciato dall’aumento della differenziata e quindi il minor conferimento in discarica. E’ facile votare a favore quando la discarica si trova in casa d’altri.

Noi Comitati Tutela Colline Picene, Tutela del Bretta e ci RifiutiAmo aggiungiamo che i danni attuali sono conseguenza dell’incuria mostrata da tutti i sindaci che ora vogliono la discarica fuori dal loro territorio. Invitiamo questi sindaci ad essere più responsabili nel prendere le decisioni e nell’analizzare gli impatti sulla salute e sull’ambiente del mix di rifiuti pericolosi e rifiuti urbani conferiti alla GETA dell’Alto Bretta. Invitiamo questi sindaci a lavorare su proposte serie e realizzabili in tempi brevi: ridurre drasticamente il conferimento in discarica, concentrare le forze sulla raccolta differenziata e sul processo virtuoso legato al riuso e al riciclo a beneficio delle realtà locali. In tal senso, abbiamo collaborato con le istituzioni, portando in Provincia la strategia Rifiuti Zero, con il plauso del Presidente e di tutti gli amministratori: ma ora bisogna passare dalle parole ai fatti e certo questa proroga ci sembra un passo nella direzione opposta. Chiediamo ai sindaci di adottare la strategia Rifiuti Zero, introdurre sistemi di tariffazione puntuale per premiare i cittadini che si impegnano nella raccolta differenziata, approvare con urgenza un vero Piano d’ambito e, soprattutto, rinunciare a soluzioni fantasiose che servono solo a guadagnare.”


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