ASCOLI PICENO – Il Partito Democratico di Ascoli Piceno richiama l’attenzione dei cittadini sulla questione della polizza assicurativa a copertura dei danni agli edifici causati dal sisma dello scorso 24 agosto incentrando la loro apprensione sulla enfasi con la quale l’Arengo aggiorna gli ascolani sulle manovre di politica post sisma che, dal loro punto di vista, risulta come l’ennesima manifestazione di un voler acquietare e rassicurare gli abitanti sulle problematiche di risarcimento danni.

In tarda mattinata, nella sede PD di via Mercantini, la consigliera comunale pd Valentina Bellini e il consigliere comunale pd Francesco Ameli hanno espresso il disappunto su questo modo di fare un po’ paternalistico che il sindaco Guido Castelli assume in determinati momenti, come nel caso specifico della polizza assicurativa stipulata per fronteggiare le spese di ricostruzione e/o ristrutturazione degli edifici resi inagibili.

“Abbiamo convocato questa conferenza stampa per dare conto ai cittadini di questa polizza assicurativa di cui Castelli si è fatto tanto vanto – ha spiegato Valentina Bellini – e perché politicamente siamo stanchi del solito balletto di millanterie del sindaco. Ogni occasione è buona, e il fatto che l’abbia fatto per questa occasione così tragica ci sembra francamente scandaloso”.

La questione si estrinseca dalla dichiarazione del sindaco Guido Castelli che così cita la Bellini: “la ricostruzione ad Ascoli la paga l’assicurazione per 5 milioni di euro”.

“Il messaggio è passato come un sostegno che l’assicurazione dava anche rispetto ad iniziative per i privati, iniziative complessive per la città. Abbiamo voluto mettere il naso – prosegue la Bellini – e ci siamo resi conto che tutto quello che era stato detto non era proprio così. E’ stato detto che è stato un percorso ad hoc pensato a seguito del terremoto dell’Aquila, invece – sottolinea il capogruppo, – è una assicurazione generale su ogni tipo di rischio”

“Castelli, poi piano piano ha cominciato a correggere il tiro – ammette l’esponente democratico – dicendo che era una assicurazione “all risk”, quindi dove ci sono tutta una serie di tutele tra cui anche il terremoto per gli edifici di proprietà comunali. E’ stata presentata come una intuizione del sindaco, in realtà questo tipo di assicurazioni che rappresenta una normalissima amministrazione, era presente già da prima nell’amministrazione comunale, come è normale che sia”

L’altro punto messo in discussione riguarda la percentuale di rimborso: “l’assicurazione risarcisce fino al 50% dei danni subiti per un massimo di 5 milioni – chiarisce la Bellini – il che significa che, per avere 5 milioni di risarcimento, devi aver fatto 10 milioni di danni”.

Da questa riflessione scaturisce il dubbio circa la distribuzione del denaro: “E ci chiediamo, laddove arriveranno, se arriveranno, contributi statali anche per Comuni al di fuori del cratere, quanto risarcirà lo Stato a fronte di questa assicurazione? Presumo la metà, non ci ridarà tutto”.

Non si è fatta attendere la replica del sindaco Guido Castelli

Castelli: “sostegno ai terremotati, Ascoli presa ad esempio in Italia”

 


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