ASCOLI PICENO – Giorni di polemiche sugli stipendi dei parlamentari, di cui si discute sia in Parlamento che in vista della referendum sulla modifica della Costitizione del 4 dicembre.

Ma un aspetto da considerare, forse, più che il “costo”, è l‘apporto fornito da coloro che sono stati indicati dal popolo italiano a rappresentarlo in Parlamento. Di seguito riportiamo nel dettaglio la classifica dei deputati marchigiani, sulla base dei calcoli elaborati da OpenPolis. Lara Ricciati (Sel-Sinistra Italiana) risulta la più “produttiva”, Piergiorgio Carrescia (Pd) il più presente, con il 99,47% di presenze (19412 su 19515). 

Negativo il piazzamento di Luciano Agostini in termini di produttività: l’unico rappresentante in Parlamento del Piceno è terzultimo nelle Marche e 494° su 630 deputati. Dopo l’elenco un articolo nel quale Carlo Fazzini fornisce spiegazioni sui calcoli elaborati da OpenPolis.

Lara Ricciatti (Sinistra Italiana) indice di produttività 420,5, 57° su 630.

Patrizia Terzoni (M5S) 337,3 (88°)

Piergiorgio Carrescia (Pd) 303,3 (106°)

Ignazio Abrignani 297,0 (110°)

Paolo Petrini 251,2 (150°)

Andrea Cecconi (M5S) 229,4 (176°)

Valentina Vezzali (Scelta Civica) 185,8 (237°)

Alessia Morani (Pd) 164,6 (276°)

Donatella Agostinelli 160,5 (289°)

Simone Baldelli (Forza Italia) 155,0 (303° su 630)

Emanuele Lodolini (Pd) 150,1 (312°)

Stella Bianchi (Pd) 128,0 (368°)

Irene Manzi (Pd) 121,2 (384°)

Luciano Agostini (Pd), 80,6 (494° su 630)

Marco Marchetti (Pd) 80,0, 497°

Beatrice Brignone (Misto) 78,9 (504°)

Non sempre è facile quindi capire, nonostante le crescenti esigenze di trasparenza che emergono dalla società, cosa e soprattutto “quanto” fa un politico nell’ambito del suo ruolo istituzionale. In risposta al quesito, da qualche anno, opera l’associazione Openpolis, che ha partorito l’interessante progetto OpenParlamento che raccoglie e indicizza i dati che il Parlamento italiano fornisce, spesso in maniera poco ordinata, circa le attività dei suoi eletti.

Ne esce fuori uno strumento particolare, che si basa sul cosiddetto indice di produttività dei parlamentari italiani, il quale permette una valutazione sull’attività dei rappresentanti politici basata sugli atti tracciabili. In poche parole la produttività di un parlamentare si basa sul numero di atti (disegni di legge, mozioni interrogazioni) che lo stesso ha presentato e sulla loro qualità. Presentare un disegno di legge quindi ha un valore maggiore per l’indice così come il ruolo di firmatario, relatore o co-relatore. In ogni caso gli indici di Openpolis non tengono conto dei lavori nei gruppi e nelle commissioni ma solo degli atti tracciati che non costituiscono l’attività esclusiva di un politico.

Attraverso l’indice di produttività risulta, in questo modo, che il deputato più produttivo è ad esempio Donatella Ferranti del Pd, eletta nella circoscrizione Lazio, con un indice di 1144,7 frutto di 25 disegni di legge di cui è primo firmatario, 28 di cui è co-firmatario e 50 in cui ha rivestito il ruolo di relatore. Per una Ferranti di cui lo stesso Aleksej Stachanov sarebbe fiero, c’è anche chi potrebbe rientrare a pieno nella categoria degli oblomovisti (dal romanzo del russo Goncarov il cui protagonista Oblomov è diventato un paradigma del torpore esistenziale e più in generale della pigrizia): stiamo parlando dell’onorevole Antonio Angelucci (Fi-Pdl) che con un indice di appena 0,7 risulta essere il più “pigro” fra i deputati avendo fatto da firmatario ad appena un disegno di legge. Tra i senatori invece il meno attivo risulta essere “l’impegnatissimo” avvocato Niccolò Ghedini che ha una percentuale di assenze pari al 99,16 % delle sedute, il che si riflette sulla sua produttività che infatti, analogamente al suo compagno di partito Angelucci, ha un indice di 0,7.

Quanto lavorano i parlamentari marchigiani?

Openpolis permette, tra le funzionalità, di raggruppare per provenienza tutti i parlamentari consentendo di avventurarsi in un interessante “gioco”: ovvero fare una graduatoria della produttività dei parlamentari marchigiani. Partendo dal Senato il più attivo fra i “nostrani” risulta essere il rapagnanese Remigio Ceroni (Forza Italia) con un indice di produttività di 308,5 che lo proietta al 60° posto nella classifica di chi lavora di più a Palazzo Madama mentre tra chi “tira” un po’ il fiato sembrerebbe esserci Maria Paola Merloni con un indice di produttività di 21,5 e una percentuale di assenze che arriva quasi al 54%.

A Montecitorio, parimenti, è possibile fare una classifica del lavoro dei deputati di “casa nostra”. E la più attiva fra i marchigiani risulta essere Laura Ricciatti di Sel, con un indice di 420 e il 78% di presenze che la fanno stazionare, in classifica generale, al 57° posto.

All’ultimo posto Beatrice Brignoni, gruppo misto, con un indice di 78 per la componente della Commissione Affari Sociali. Venendo infine a Luciano Agostini, l’unico parlamentare piceno, il deputato nativo di Rotella risulta non essere tra quelli che si definirebbero lavoratori instancabili. Il 58enne democratico, con un indice di 80,6 è terzultimo fra i deputati della Regione e 494° su 630 tra tutti i deputati. L’indice, condito da una percentuale di assenze del 14%, è frutto di un solo disegno di legge in cui è stato primo firmatario ma ben 93 in cui ha rivestito il ruolo di co-firmatario.


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