MONSAMPOLO DEL TRONTO – Conad Adriatico e Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno hanno portato oggi nella Sala dei valori di Conad Adriatico in via Manzoni 14 a Monsampolo del Tronto il tema del bisogno e delle risposte da dare alle persone, alle imprese e alle comunità locale nell’attuale momento di crisi.

Lo hanno fatto con la conversazione Rispondere al bisogno per rispondere all’uomo e gli interventi del sociologo Aldo Bonomi e dell’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese. Gli interventi sono stati coordinati dal caposervizio del Resto del Carlino Ascoli Piceno Roberto Fiaccarini.

L’iniziativa ha inteso proporre alcune riflessioni sul bisogno e sulla necessità di darvi risposte adeguate. I cambiamenti della società e i relativi nuovi bisogni sono evidenti, eppure il “sistema Paese” fatica a produrre risposte adeguate. La crisi economica ha acuito la fragilità e vulnerabilità delle persone, generato nuove povertà, peggiorato la condizione dei giovani e delle donne; ma ha anche indotto conseguenze sul piano sociale e culturale indebolendo valori, legami, relazioni. Non va meglio per le imprese, che faticano a stare sul mercato, perdono competitività, sono preda di una burocrazia asfissiante, non hanno possibilità di accedere a crediti bancari.

In questo quadro si collocano anche l’invecchiamento della popolazione, il cambiamento della struttura della famiglia e il multiculturalismo. Servono risposte articolate per governare in modo efficace l’impatto delle trasformazioni sociali in atto nel Paese, rese ancor più difficili da criticità diffuse (lentezza delle riforme, scarsità di fondi e continui tagli delle risorse, fallimento delle politiche per l’occupazione giovanile, debolezza del sistema di piccole e medie banche…) e debolezze strutturali (investimenti, debito, produttività…). Trasformazioni che come unico risultato hanno prodotto un profondo disallineamento dei servizi e delle provvidenze rispetto ai rischi e ai bisogni sociali.

Nelle Marche, che pure dimostrano segnali di recupero – seppure ancora deboli – nei settori del consumo domestico e della piccola e media impresa, Conad Adriatico concretizza il proprio impegno per le comunità attraverso il risparmio con le promozioni, le parafarmacie, i libri scolastici, i buoni spesa (435 milioni di euro), investendo assieme ai soci sul territorio in attività che spaziano dal sostegno alle società sportive (soprattutto i settori giovanili), alla scuola, alla cultura e a iniziative di carattere sociale (1,4 milioni di euro). E’ inoltre ben radicato il rapporto con 152 fornitori locali, con i quali la cooperativa sviluppa un fatturato annuo di 92,6 milioni di euro. Nella sola provincia di Ascoli Piceno i fornitori selezionati sono
71 per un fatturato di 42,5 milioni (+8 milioni rispetto all’anno precedente).

Sul fronte della solidarietà, oltre alle tante iniziative in favore delle popolazioni e delle zone colpite dal recente terremoto ­– che affiancano quelle promosse a livello nazionale da Conad – di particolare rilievo l’esperienza degli Empori della solidarietà sostenuti da Conad Adriatico. Quello di Ascoli, aperto da ottobre 2011, ha aiutato le persone indigenti (550 famiglie, 2.500 persone) per un valore complessivo di 981 mila euro (di cui 193 mila nel corso del 2015), mentre quello di Macerata, aperto lo scorso mese di maggio, sta distribuendo alimenti a 980 persone per un valore di 13 mila euro al mese.


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