ASCOLI PICENO – Il Partito Democratico di Ascoli contesta all’amministrazione comunale ascolana la mancata riapertura della biblioteca. Dito puntato contro l’assessore Latini “colpevole”, secondo il Pd, di interessarsi a parlare di benessere quantico ed incontri con Matteo Salvini invece di pensare all’assenza di una biblioteca centrale funzionante. 

Il Capogruppo Pd Francesco Ameli e il segretario Giovani Democratici Nazareno Stipa hanno formulato un pensiero congiunto a riguardo.

“Sappiamo bene quanto sia importante il recupero dei luoghi culturali ancor prima di quelli secondari ma pensare che la biblioteca sia ancora chiusa è una disfunzione grave – si legge in una nota diramata – Se vengono pubblicizzate serate a base di thè presso la Biblioteca, non vediamo perché non possa essere nuovamente aperta ai tanti fruitori che si recano al chiostro si Sant’Agostino per studiare e fare ricerca di volumi”.

Gli esponenti democratici affermano: “Siamo convinti, che il polo Sant’Agostino sia un luogo della città da far tornare subito a vivere, perché è li che si può creare aggregazione – proseguono entrambi – Inoltre si stanno avvicinando i periodi di sessione d’esame e sappiamo quanto sia importante un luogo fruibile come la biblioteca che possa avere aule studio funzionanti sia per gli studenti dell’università di Ascoli sia per gli ascolani fuori sede dato che negli ultimi anni proprio in questo periodo si è registrata la massima affluenza di persone”.

La nota del Capogruppo e del segretario si concentra sulle sorti della biblioteca: “Da sempre il Pd insieme ai Giovani Democratici ha a cuore le sorti della cultura ad Ascoli Piceno. Pensare di sopperire a tale mancanza con una struttura aperta al pubblico per soli due pomeriggi alla settimana sarebbe una presa in giro, che rispecchierebbe il progressivo decadimento culturale della città – affermano Ameli e Stipa – Il terremoto purtroppo non è stato clemente con la città, ma è altrettanto vero che da parte dell’amministrazione non c’è stata alcuna azione a salvaguardia e valorizzazione delle nostre biblioteche”.

Il pensiero di Ameli e Stipa si conclude con una bacchettata all’amministrazione: “Sono anni che si prospetta lo spostamento della struttura di Monticelli presso struttura Erap ma da parte del Comune tutto tace. Le intenzioni dell’amministrazione sono rimaste sulla carta e non con i fatti. Assessora Latini se ci sei batti un colpo”.


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