CAMERINO – L’Università di Camerino, fra le più antiche d’Italia e prima ‘industria’ del territorio, rialza la testa dopo il terremoto che ha devastato la città e le strutture universitarie, quelle legate alla didattica ma soprattutto i Campus.

Mano a mano che si rendono di nuovo disponibili gli appartamenti nei palazzi che hanno ottenuto l’agibilità, gli studenti lasciano la costa, dov’erano ospitati (soprattutto a Civitanova Marche, in provincia di Macerata e nel vicino Abruzzo, a Tortoreto, dove hanno trovato alloggio 360 studenti fuori sede) e tornano a Camerino.

“Piano piano – dice il Rettore Flavio Corradini in una nota dell’Ansa – li stiamo riportando qui o in un raggio d’azione ragionevole. I pullman viaggiano regolarmente e ogni giorno li vanno a prendere e li riportano nelle località in cui si sono dovuti trasferire. Quelli che non hanno trovato una sistemazione seguono le lezioni in streaming, e il sistema funziona perfettamente. Diciamo che il 60% degli studenti è ‘in presenza’, il 40% segue le lezioni a distanza”.


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