ASCOLI PICENO – L’amministrazone comunale di Ascoli Piceno ha disposto almeno fino a domani la chiusura di tutti i plessi scolastici dopo la doppia emergenza neve-terremoto che ha caratterizzato nuovamente il capoluogo piceno, dando subito il via ad una serie di attente verifiche sismiche effettuate dal servizio tecnico del Comune.

“L’attività di verifica è proseguita negli ultimi due giorni in maniera piuttosto intensa- dichiara il sindaco Guido Castelli- e domani si completerà con sopralluoghi in alcuni plessi di scuole paritarie. Gli esiti escludono fortunatamente lesioni da sisma dopo le quattro forti scosse di mercoledì scorso. Non ci sono aggravamenti e situazioni tali da mettere a rischio l’agibilità dei nostri plessi, in alcuni casi invece sono state registrate delle importanti infiltrazioni di acqua che richiederanno specifici interventi”.

Nulla che abbia quindi a che vedere con l’ultimo sisma, bensì problematiche legate al maltempo ed alle abbondanti nevicate: “La situazione di criticità per infiltrazioni riguarda in particolare la scuola materna di Marino presso il Palafolli- prosegue Castelli-, la scuola Ceci, l’asilo nido Buonarroti e la scuola San Filippo. Continueremo indagini e verifiche e cominceremo a disporre degli interventi per risolvere il problema delle infiltrazioni, decideremo domani se riaprire le scuole lunedì prossimo o invece martedì”.

In questo fine settimana i tecnici comunali saranno impegnati alacremente nella sistemazione degli accessi delle scuole, sgomberandoli defnitivamente da neve e ghiaccio e bonificando eventuali aree con alberi pericolanti.

“Da questa attività che riteniamo necessaria e propedeutica per il riavvio delle lezioni- chiosa il sindaco Castelli-, prenderemo domani la decisione se far rientrare i ragazzi nelle scuole lunedì o martedì. E’ importante sottolineare come le verifiche abbiano confermato la bontà della qualità statica dei nostri plessi scolastici e delle riparazioni fatte finora, tiriamo un sospiro di sollievo sperando di tornare presto a quella tanto auspicata ed agognata normalità”.


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