ASCOLI PICENO – Anche quest’anno la “Giornata della Memoria”, dedicata al ricordo della Shoah, verrà celebrata ad Ascoli con una serie di appuntamenti, istituzionali e non, organizzati dall’associazione culturale “Il Portico di Padre Brown”, con i patrocini del Comune e della Diocesi di Ascoli Piceno.

La ricorrenza del 27 gennaio rievoca il giorno della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta nel 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa, e sarà al centro di un programma ricco di incontri, che si svolgerà tra domenica 22 e venerdì 27 gennaio.

Da anni la giornalista ascolana Pina Traini, presidente dell’associazione “Il Portico di Padre Brown”, porta avanti il suo impegno nel cercare di rendere questa giornata un’esperienza di vita per tutti, coniugando i momenti istituzionali con quelli di preghiera congiunta e con gli incontri di testimonianza che l’anno scorso hanno addirittura visto la partecipazione straordinaria di uno degli ultimi sopravvissuti alla tragedia della Shoah, il Rabbino e scrittore polacco Michael Urich.

Le celebrazioni del 2017 si aprono domenica 22 gennaio, alle ore 17.00, con l’ormai tradizionale appuntamento con il “tè yiddish” presso il Circolo Cittadino: un tè rituale, servito con i dolci provenienti dal Ghetto ebraico di Roma, arricchito dalle melodie della musica klezmer e dalle parabole della saggezza rabbinica e “condito” dal celebre umorismo yiddish.

Si prosegue giovedì 26 gennaio, a partire dalle ore 9.30 nella Sala Cola d’Amatrice, nel Chiostro di San Francesco, con la lettura pubblica del libro di Liliana Segre e Daniela Palumbo “Fino a quando la mia stella brillerà”, una toccante testimonianza rivolta ai ragazzi su uno dei passi più cupi della storia dell’uomo. La staffetta della memoria vedrà protagonisti gli studenti di alcune classi della scuola media “M. D’Azeglio” di Ascoli Piceno e delle scuole medie delle zone terremotate “N. Amici” di Acquasanta Terme e “A. Ruffini” di Arquata del Tronto.

Sempre giovedì 26 gennaio, alle ore 21.00, presso il cinema Piceno, la cittadinanza è invitata ad assistere alla proiezione gratuita del film “Il labirinto del silenzio” di Giulio Ricciarelli, candidato ai Premi Oscar 2016 per il miglior film straniero. Il film, sobrio ed efficace, approccia il tema della Shoah assumendo il cinema come metodo di investigazione.

Venerdì 27 gennaio – la giornata istituzionale che quest’anno ha per titolo “Memorie” – si aprirà con la consegna, da parte del Prefetto di Ascoli Rita Stentella, delle Medaglie d’Onore ai familiari dei deceduti cittadini, militari e civili deportati ed internati nei Lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra.

La giornata proseguirà con un contributo alla riflessione dei ragazzi della scuola media “M. D’Azeglio” di Ascoli Piceno sul tema “Al rogo l’intolleranza non i libri”. Interverrà poi Angelo Picariello, giornalista di “Avvenire”, autore del libro “Capuozzo, accontenta questo ragazzo. La vita di Giovanni Palatucci”. Dopo la toccante testimonianza sullo “Schindler” italiano che salvò 5 mila ebrei dallo sterminio nazista, sarà la volta dell’attrice Mariagrazia Pompei, che darà la voce alla memoria di donne straordinarie, “Etty, Ilse, Anna e le altre” che, pur sopraffatte dalla follia del nazismo, hanno lasciato segni indelebili di bellezza e di speranza. Mariagrazia Pompei, attrice di cinema e di teatro, ora anche regista, è diplomata alla scuola del Teatro Stabile di Genova e vanta importanti collaborazioni, tra cui quella con la regista teatrale Emma Dante, oltre che essere protagonista di importanti pièce teatrali e fiction televisive.

Ad impreziosire ulteriormente la mattina sarà la presenza del coro di voci bianche “Piccole Voci” della scuola “Don Luigi Giussani”, diretto dal Maestro Mario Giorgi.

Alle ore 15 l’appuntamento sarà al cimitero, nella zona ebrea del Civico Cimitero di Ascoli, con la preghiera congiunta ebraico-cattolica.

In serata, alle ore 20, presso il ristorante del Circolo Cittadino, sarà infine possibile apprezzare le prelibatezze della cucina ebraico-romanesca. Alcuni piatti tipici della cucina romana, infatti – i carciofi alla giudia, il tortino di aliciotti, la frittura di fiori di zucca e filetti di baccalà – vengono proprio dalla tradizione gastronomica della cucina del Ghetto.

Degustazione su prenotazione. (Informazioni: 0736 251312 – 338 8755840 – 368 3946172).


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