ASCOLI PICENO – Domani pomeriggio  all’Orogel Stadium Manuzzi di Cesena i bianconeri di mister Aglietti scenderanno in campo contro la formazione romagnola. Alla vigilia della gara è il Direttore Sportivo Cristiano Giaretta ad illustrare la sfida e a fare il punto sul mercato a pochi giorni dalla chiusura delle trattative.

C’è più timore o fiducia per quanto l’Ascoli potrà fare domani dopo un mese di inattività? “Quando si torna a disputare un match ufficiale, soprattutto dopo aver chiuso il 2016 in crescendo, c’è sempre l’incognita di come si riprenda il ruolino di marcia, ma questo è un dubbio che riguarda più noi che viviamo attorno alla squadra. Ho visto i ragazzi vogliosi di tornare a giocare e domani sono sicuro che tireranno fuori tutto quello che hanno accumulato nelle ultime settimane. Mi aspetto una prova gagliarda”.

E’ stato un mese di gennaio caratterizzato da tante situazioni extra campo. Che risposta si aspetta dalla squadra? “Le vicissitudini che ci hanno riguardato, neve prima e terremoto poi, ci hanno costretti ad allenarci a singhiozzo  e abbiamo un po’ tribolato per trovare un campo su cui lavorare. Ho però molta fiducia nell’allenatore e nel suo staff che hanno sempre l’idea giusta per trasformare in positive le situazioni critiche. Per questo la squadra si è allenata bene a prescindere da tutto, anche se non siamo riusciti a fare per intero il lavoro che lo staff aveva programmato per il mese di gennaio”.

Calendario subito in salita con due match esterni consecutivi, domani Cesena e poi Spal:“Esaminiamo una gara alla volta, domani c’è il Cesena e l’attenzione è su questa partita. Il Cesena ha una classifica che non rispecchia affatto il suo valore, ha una rosa che è stata costruita per salire in Serie A, basti pensare che, nel roboante 3-3 di una settimana fa, in panchina c’erano nomi come Garritano, Cascione, Cocco, Cinelli, tutti giocatori di primissimo livello. Forse i romagnoli sono un po’ la sorpresa in negativo di questo campionato”.

Cosa c’è da temere del Cesena? “E’ il gruppo nel suo insieme, la rosa di altissimo livello e poi l’ambiente, contano quasi diecimila abbonati, è uno stadio caldo, ma non dimentichiamo che l’Ascoli ha dato del filo da torcere a tutti nel girone di andata, Verona compreso; abbiamo dimostrato di sapercela giocare su ogni campo, penso a Carpi, Benevento e altri”.

Prima convocazione per i due volti nuovi Mogos e Slivka. “Il nostro obiettivo era quello di inserire qualche valore in più nella rosa, ci siamo riusciti e ora starà ai nuovi dimostrare di valere la categoria e di calarsi con umiltà nella mentalità della cadetteria; entrambi i calciatori si sono già inseriti molto bene nel gruppo, cosa direi anche facile per il tipo di gruppo che abbiamo. Saranno due alternative in più per il  Mister”.

Anche a Cesena ci saranno tanti tifosi al seguito in un periodo non facile per tutto il territorio. Si sente una maggiore responsabilità nei confronti della gente? “So che i tifosi si stanno mobilitando in massa per seguirci, ormai non è una novità, non ci fanno mai mancare il sostegno. Tutti noi ad Ascoli percepiamo una responsabilità che da altre parti non c’è e che in questo momento, con tutte le vicissitudini che hanno coinvolto il nostro territorio, è ancora maggiore. I ragazzi lo sanno e anche dalle parole che pronunciano durante la settimana si capisce che gruppo maturo è il nostro, un gruppo che sente il dovere di dare soddisfazioni a tutti i sostenitori e alla gente. E’ una carica in più per noi, non una responsabilità che fa paura”.

Cosa sarà importante domani?“Al di là del modulo, ho grande fiducia nell’allenatore, è un tecnico a cui dobbiamo tanto, ha sempre avuto le idee ben chiare sul da farsi. E’ passato da un centrocampo a tre a uno a due, da un attacco a tre a quello a due, insomma, è uno che sa il fatto suo e i giocatori lo seguono molto. E’ chiaro che l’atteggiamento sarà importante, la squadra si ricorda molto chiaramente la trasferta di Brescia e sa che non dovrà mai ripetersi una gara come quella. Sono certo che domani dal 1’’ di gioco l’approccio e lo spirito saranno quelli giusti, mi aspetto una battaglia dura per oltre 95’, sarà un campo infuocato e loro saranno incattiviti per necessità di punti, ma noi dovremo essere più cattivi di loro”.

Mancano quattro giorni alla chiusura del mercato. Ci saranno altre operazioni?“E’ possibile. Come ho già detto, stiamo facendo un mercato che possa alzare il valore tecnico della squadra con giocatori che possano far parte di un progetto più lungo. E lo stiamo facendo senza intaccare un gruppo già idilliaco così, senza scalfire le armonie di squadra e le gerarchie inserendo delle prime donne o chi si sente in diritto di giocare. All’Ascoli per giocare devi lavorare sodo e conquistarti il posto. Come ho già detto in estate: questa squadra può mancare a volte nel valore tecnico, ma affatto nello spirito di squadra”.

 


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