MONTEMONACO – Riportiamo di seguito la lettera inviata alla nostra redazione dall’avvocato Gabriele Veltri di Roma per conto dell’assistita Manuela Corbelli, vicesindaco di Montemonaco, in relazione all’articolo “Sfollati via da Casa Gioiosa, Manuela Corbelli: “Montemonaco torna alla normalità” (clicca qui). Mettiamo quindi a disposizione dei lettori la sua personale smentita, anche se dal testo ricevuto non troviamo smentite riguardo a quanto da noi pubblicato; ovviamente il nostro spazio è a disposizione della vicesindaco qualora volesse fornire una versione ancor più “precisa”, come d’altronde le avevamo detto in una telefonata successiva alla pubblicazione.

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Scrivo la presente in nome, per conto e nell’esclusivo interesse della Signora Manuela Corbelli dalla quale ho ricevuto espresso mandato di intervenire nei Vostri confronti al fine di contestare e smentire il contenuto dell’articolo in oggetto.

Le affermazioni attribuite alla mia assistita sono state riportate in maniera imprecisa e senza il dovuto riferimento al contesto generale in cui sono state rese.

Non senza trascurare come la Signora Manuela Corbelli sia stata ‘intervistata’ dall’autore dell’articolo solo telefonicamente.

La Signora Manuela Corbelli ha svolto proficuamente, oltre che con costante abnegazione e sacrificio, tutte le funzioni connesse al suo incarico di vicesindaco del Comune di Montemonaco.

E ciò anche e soprattutto in occasione delle vicende emergenziali conseguite agli eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia negli ultimi mesi.

A scanso di qualsivoglia possibile ed eventuale equivoco che la chiosa dell’articolo possa mai ingenerare, preciso che, in alcun modo e momento, mai la Signora Manuela Corbelli ha pretermesso o anche solo postergato l’interesse della collettività a quelli propri.

D’altra parte, in relazione ai fatti ed agli accadimenti in parola, la mia assistita non ha mai nutrito alcun interesse personale, contrastante od anche solo incompatibile con quelli pubblici e generali.

Né tanto meno può essere in alcun modo ritenuto che la determinazione dell’amministrazione comunale di ‘chiudere’ la struttura denominata “Casa Gioiosa” sia stata ispirata o condizionata da interessi personali della mia assistita.

Da ultimo, attesa l’opinabilità delle considerazioni e delle allusioni ivi contenute, nonché la sensibilità dell’argomento, mi permetto di esprimere le mie perplessità in ordine alla opportunità di ‘condividere’ l’articolo in questione sulla piattaforma “Facebook” nel gruppo denominato “Sei di Montemonaco se…”.

Mi riservo ovviamente di valutare ogni eventuale possibile ulteriore iniziativa da intraprendere per la migliore tutela delle ragioni della Signora Manuela Corbelli.


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