ANCONA – “Un approccio innovativo per l’utilizzo dei fondi comunitari da parte degli Enti locali: i progetti vengono elaborati attraverso le scelte operate dai soggetti pubblici e privati delle aree coinvolte. In questa maniera i fondi europei sono utilizzati per lo sviluppo economico e il miglioramento dei servizi sulla base delle indicazioni che vengono direttamente dal territorio”.

Una novità del Programma di sviluppo rurale  (Psr Marche) 2014-2020 che viene sottolineata dalla vice presidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura.

La Giunta regionale ha approvato le Linee guida per l’attuazione dei Progetti integrati locali (Pil) con l’obiettivo di creare azione di supporto alle strategie di sviluppo territoriale.

“Si tratta di micro insiemi tra Comuni e Privati che condividono obiettivi e strategie – chiarisce la vice presidente – Il Psr offre a piccoli gruppi beneficiari, di aree limitate, la possibilità di lavorare, fianco a fianco, per migliorare la progettualità e favorire la rapida attuazione degli interventi”.

La Regione, assicura Casini, “non entra nelle scelte progettuali, che dovranno essere espressione diretta delle esigenze locali, ma propone una metodologia che garantisca il rispetto di alcuni principi generali, come l’analisi dei fabbisogni, la condivisione delle amministrazioni locali, la cooperazione istituzionale, il coinvolgimento delle imprese e dei cittadini. La nascita e l’attuazione di queste aggregazioni rappresenta un elemento di grande novità per il territorio e le comunità regionali”.

I bandi verranno successivamente gestiti dai Gal: i Gruppi di azione locale, formati da enti pubblici territoriali e soggetti privati. Saranno chiamati a esaltare le potenzialità del capitale territoriale presente nelle aree rurali marchigiane, puntando sulla partecipazione diretta delle imprese e dei cittadini nelle varie fasi di attuazione dei progetti finanziati con le risorse europee (Misura 19.9 del Psr 2014-2020).


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