ANCONA – Unico nel suo genere in Italia, è stato presentato, in Regione, il corso in “Ingegneria negli strumenti musicali”. Prende il via per il secondo anno consecutivo ed è promosso dall’Università Politecnica delle Marche, in collaborazione con i Conservatori statali di musica “Rossini” di Pesaro, “Pergolesi” di Fermo, “Santa Cecilia” di Roma e con l’Università “La Sapienza” di Roma.

Il bando per aderire (disponibile su www.univpm.it) scade il 20 marzo 2017, mentre le lezioni inizieranno il 27 marzo. Hanno partecipato alla presentazione l’assessore al Lavoro e Istruzione Loretta Bravi, il rettore dell’Univpm Sauro Longhi, i direttori dei Conservatori di Pesaro e Fermo Ludovico Bramanti, Massimo Mazzoni e il prof. Graziano Cerri. L’obiettivo del corso è l’addestramento a metodiche peculiari dell’ingegneria, indirizzate all’apprendimento di tecniche innovative, utilizzabili nelle attività professionali nell’ambito della strumentazione musicale.

In particolare si prefigge di fornire al musicista le basilari conoscenze tecnico/scientifiche dello strumento che suona; formare i costruttori degli strumenti stessi, orientandoli a utilizzare le più appropriate conoscenze tecnico scientifiche e l’idonea strumentazione per operare efficacemente nello svolgimento della professione; supportare il lavoro del restauratore con moderni ausili tecnologici.

“Questo progetto riavvicina la mente, la creatività e le mani, in modo che la passione possa diventare vera opportunità. A questo si aggiunge la ricerca che rende il Made in Marche un prodotto di qualità”, ha sottolineato l’assessore Bravi. Il rettore Longhi ha evidenziato come le Marche siano “la prima regione per il manifatturiero di qualità nel distretto degli strumenti musicali e abbiamo la forza di fare innovazione, in stretto collegamento con le aziende del territorio”.

Le Marche sono la regione italiana con la più alta concentrazione di imprese e addetti nella produzione di strumenti musicali. All’ultimo Censimento ISTAT dell’Industria e dei Servizi (2011) risultavano nelle Marche 99 imprese attive con 815 addetti. Questi ultimi erano pari al 40% del totale nazionale. La seconda regione per presenza di addetti nel settore risulta la Lombardia con 357 addetti (17,5% del totale).

La dimensione media delle imprese del settore è inferiore a quella del manifatturiero a causa dell’assenza di imprese di grandi dimensioni. Al censimento 2011 sola una impresa superava la soglia dei 100 addetti (153). Oltre alla produzione di strumenti musicali in senso stretto, è presente nelle Marche un numero consistente di imprese che svolge attività produttive in ambiti “contigui” a quello degli strumenti musicali (come gli apparecchi di amplificazione). Al censimento 2011 gli addetti a questo settore risultavano 558, pari al 22,6% del totale nazionale.

Le Marche risultavano la seconda regione italiana per quota di addetti, dopo la Lombardia (27,0%) e prima dell’Emilia-Romagna (18,7%). “Una regione così attiva non poteva non puntare sulla formazione di chi lavora nel distretto degli strumenti musicali. Con il corso di perfezionamento in “Ingegneria negli strumenti musicali” si vuole avviare, tra università e aziende del settore, una collaborazione tecnico-scientifica che vada anche oltre l’attività formativa e che possa essere ulteriormente approfondita con collaborazioni che si collocano a un livello più alto di studio ed approfondimento, nell’ottica di stabilire un percorso virtuoso di ricerca e di innovazione”, ha concluso Longhi.


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