ANCONA –  Nel prossimo week-end, sabato primo aprile alle 21 e domenica 2 aprile alle 17 al Teatro sperimentale di Ancona con il Patrocinio del Comune, prima nazionale della commedia in tre atti ” Chi mi ha ucciso?”,  ovvero:  “Quando i personaggi dei tuoi libri prendono corpo, diventano reali, si muovono sul palcoscenico grazie ai bravissimi attori del Teatro del Sorriso – spiega l’autore, Giancarlo Trapanese –  un opera tutta Made in Marche, abbiamo altre 11 date fissate in Regione e non solo, la compagnia presenterà il lavoro anche al Festival Nazionale dei Teatri amatoriali che si terrà a Bergamo, appoggiato dalla Casa editrice che ha rieditato il mio romanzo in versione tascabile ma con la trama del teatro e le foto di scena.”

Il Giornalista Giancarlo Trapanese autore del libro da cui è tratto lo spettacolo, ci racconta come è nata la sua idea: Lo spettacolo è davvero particolare ed è ovviamente tratto liberamente dal mio ultimo romanzo con riduzione teatrale e Regia di Giampiero Piantadosi. Il libro nasce da una passione che coltivo da molto tempo ispirandomi alla Teoria della Relatività e la meccanica quantistica di Albert Einstein, è nata un idea un pò Pirandelliana nella sua forma,  un giallo che ha come protagonisti i personaggi dei miei precedenti libri. La scusa del giallo è mettere in contatto i personaggi surreali, chiamati dall’autore in una Villa dove c’è stato un omicidio con tanto di investigatore e indagini. I personaggi  hanno un trascorso, magari sono morti nei libri e si ritrovano al di fuori del libro, in una specie di regolamento dei conti dal punto di vista umano, si incrociano molte storie, il tema è  la vita e il confronto tra i personaggi.”

Il passaggio dal romanzo alla messa in scena: “Lo abbiamo reso teatrale,  alcuni attori della compagnia vennero a delle mie presentazioni e  mi hanno chiesto  in seguito  una riduzione a livello teatrale. Tratta di temi nuovi cercando di cambiare il futuro tornando nel passato, nel concetto di superamento dello spazio-tempo, poi sversa nel surreale pirandelliano, nei personaggi che non sanno di essere personaggi di altri romanzi.”

 

 

 

 


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