CASTEL DI LAMA – Di seguito una nota stampa di Mauro Bochiccio, consigliere comunale a Castel di Lama.

Annuncio con soddisfazione che grazie al M5S si è forse ristabilita la democrazia a Castel di Lama. Dopo un anno durante il quale ci è stato impedito di discutere due terzi delle nostre proposte, il Tar di Ancona ha accolto la nostra istanza cautelare ed ha stabilito che il sindaco Ruggieri debba urgentemente riesaminare le quattro mozioni che lo scorso dicembre si era permesso di escludere dall’ordine del giorno del consiglio comunale.

Insomma, quel ricorso che l’intera giunta aveva bollato come “assolutamente infondato” aveva invece tutte le ragioni per essere fatto ed essere accolto. Rimane il rammarico di essere stati costretti a rivolgersi ad un tribunale amministrativo per fare valere le nostre ragioni. Purtroppo di fronte all’arroganza, questa era l’unica strada percorribile visto che tutti gli altri nostri tentavi si sono dimostrati infruttuosi.

Il sindaco ha avuto quasi tre mesi e mezzo per rivedere le proprie opinioni ma evidentemente è affetto da una forma di miopia politica talmente grave da non essersi accorto di aver sprecato 5.700 euro di soldi pubblici per impedire ai consiglieri di minoranza (che rappresentano la maggioranza della popolazione) di discutere le loro proposte in consiglio comunale. Ha sprecato 5.700 euro affermando di difendere gli interessi dell’Ente perché, a suo avviso, convocare un consiglio comunale è un onere in termini di spesa, di tempi e di mezzi per il Comune. Peccato però che Ruggieri non si sia accorto che il costo di un consiglio comunale sia di poco inferiore ai 100 euro. Insomma per impedire alla minoranza di svolgere il proprio ruolo non si bada a spese ma per mettere a posto definitivamente un asilo dove c’è la muffa e piove o per illuminare alcune strade che da tempo immemorabile sono al buio i soldi non si trovano mai.

E’ chiaro a tutti quindi che il sindaco abbia anteposto i suoi interessi politici a quelli della comunità che rappresenta altrimenti quei 5.700 euro li avrebbe spesi diversamente. Probabilmente quando non si hanno validi argomenti con cui sostenere le proprie scelte amministrative, la mente si annebbia ed è più semplice portare via il pallone piuttosto che giocare democraticamente la partita.

Questo comportamento non è certo quello i cittadini si sarebbero aspettati da un ex assessore della giunta Rossini che si era presentato alla città come il sindaco “per tutti” o come colui che prometteva di mettere la parola fine ad certo stile amministrativo. Soffocare il dibattito, dividere la città tra buoni e cattivi o definire barbaro chi si batte per il rispetto delle leggi e dei propri diritti è purtroppo l’atteggiamento più di un signorotto feudale che di un sindaco che, a parole, racconta di amare la comunità che rappresenta ma che in realtà ama solo la poltrona dove è seduto


Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.