ANCONA – Un settore “vivace”, in continua crescita, che si afferma, sempre più, sui mercati nazionali e internazionali per la qualità dei prodotti che sa coniugare l’eccellenza organolettica con quella territoriale. Sono le Marche del vino che si accingono a sbarcare, a Verona, al Vinitaly 2017: la manifestazione internazionale dei vini e distillati giunta alla 51a edizione, con oltre quattromila espositori e quattro giornate di eventi, rassegne, degustazioni, workshop mirati all’incontro tra aziende e operatori.

Dal 9 al 12 aprile saranno presenti al principale evento dedicato al mondo enologico, con una qualificata rappresentanza di 143 produttori: record storico per la nostra regione. “È un risultato importante che testimonia la vitalità del comparto vinicolo marchigiano, reso possibile dalla grande collaborazione, di intenti e strategie, che si è instaurata trai i due Consorzi che operano sul territorio: l’Istituto marchigiano di tutela vini e Vini Piceni”, sottolinea la vice presidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura. “Saremo presenti a Verona, con il meglio della produzione regionale, per ribadire che il vino marchigiano è in salute e vuol ancora consolidare la reputazione che ha saputo conquistarsi, negli anni, con sacrifici, investimenti e un lavoro di squadra – continua Casini – La Regione è impegnata a rafforzare la competitività della vitivinicoltura marchigiana che, anche nel Programma di sviluppo rurale 2014-2020, trova le risorse economiche per crescere all’insegna della qualità”.

La partecipazione delle Marche al Vinitaly si contraddistingue, quest’anno, per una lieta ricorrenza: la famiglia dei viticoltori festeggia i 50 anni delle doc (Denominazione di origine controllata) del Verdicchio di Matelica e Rosso Conero. Eventi dedicati sono in programma a Verona, con una degustazione di vecchie annate. La Regione sarà presente con uno stand di mille metri quadri che ospiterà 75 aziende nel Padiglione 7 (sezioni 6-7-8-9/C). Le altre 68 saranno dislocate nelle vicinanza. La “terrazza delle degustazioni” proporrà oltre 256 “etichette” marchigiane che i visitatori potranno gustare all’interno di uno spazio accogliente. Tra le iniziative in programma nello stand delle Marche, si segnala, lunedì 10 aprile, la presentazione della ricerca Nonisma su “Autoctoni e ristorazione: l’identità alla sfida dei mercati” e del progetto “Tartufo tutto l’anno”. Martedì 11, la presentazione del 50° del Verdicchio di Matelica e Rosso Conero, dei libri “Il Piceno e il Pecorino, un legame indissolubile della docg Offida e nella dop Falerio” (Slow Food editrice), “Il tempo dei sensi, il tempo dello sguardo: cinema e vino nelle terre delle doc Piceno, Falerio, Offida” (di Valentina Conti e Antonio Attorre – “ae Edizioni”), oltre a una riflessione su “Turismo e territorio: possibili convergenze e nuove traiettorie evolutive per il Piceno”. Mercoledì 12 aprile verranno promossi altri eventi per festeggiare il 50°. Da segnalare, infine, la degustazione guidata per una delegazione cinese che verrà effettuata nel pomeriggio di lunedì 10 aprile.

SCHEDA – Il settore vitivinicolo marchigiano

Secondo recenti rilevazioni e analisi dell’export, a fronte della diminuzione dei consumi interni, i vini italiani sono sempre più protagonisti sui mercati internazionali e le Marche confermano la loro affermazione di regione vinicola, con un trend di crescita in valore dell’export del 47% nell’ultimo decennio. Le 5 Docg, 15 Doc e 1 Igt delle Marche continuano a segnare performance particolarmente positive in Usa, Canada, Cina, Giappone e Russia. Nella Ue, il Nord Europa (Germania, Belgio, Olanda, Svezia e Inghilterra) rappresenta una importante area di commercio; buone anche le performances in area extra Ue (Svizzera e Norvegia), destinazioni verso la quale si stanno concentrando gli interessi di molte cantine marchigiane. Ugualmente in crescita i mercati del Centro-Sud America e Asia Orientale. Le elaborazioni di alcune testate giornalistiche specializzate, su base dati Istat, segnalano che l’export di vini marchigiani, nel periodo gennaio-giugno, in milioni euro, ha visto un incremento del 3,9% tra il 2015 e il 2016, contro la media nazionale del 3%. Il valore della produzione vitivinicola regionale ha superato i 90 milioni di euro nel 2015 con un incremento del 17% rispetto all’anno precedente. I prodotti vitivinicoli contribuiscono al 7% della produzione agricola complessiva e sono al terzo posto tra le produzioni vegetali, dopo i cereali e gli ortaggi. Secondo l’ultimo Censimento dell’agricoltura (2010), il comparto regionale conta circa 14.190 aziende su circa 17.500 ettari di vigneto (1,2 ettari la superficie media aziendale). Da fonte “dichiarazione di produzione vitivinicole 2016”, le imprese vitivinicole attive sul mercato risultano essere circa 4.871, di cui circa 2.813 vinificatrici, per una produzione media, nell’ultimo quinquennio, di circa un milione di ettolitri di vino. Circa mille imprese vinificatrici producono vini di qualità Dop e/o Igp, con una incidenza sul totale di oltre il 65% (circa il 77% nel 2016), confermando un trend regionale di crescita costante dei vini a marchio di qualità.


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