ASCOLI PICENO – E’ aperto il bando del servizio civile per 616 volontari da impiegare nelle aree terremotate delle Marche, attraverso 4 macroprogetti accumunati dallo slogan “non3mo”, finalizzati alla ripresa della vita civile delle comunità colpite ed al ritorno delle popolazioni alla normalità. Tra gli enti partecipanti c’è anche il CSV Marche (Centro servizi per il volontariato), che, all’interno del Progetto “non3mo – Educazione e Promozione Culturale”, sta cercando 6 volontari in servizio civile per tre diverse sedi progetto: 2 per la sede territoriale CSV di Macerata, 2 per la sede CSV di Fermo e 2 per la sede CSV di Ascoli Piceno.

Il progetto prevede che i volontari selezionati dal CSV per queste sedi saranno impegnati ad organizzare incontri diffusi in tutti i territori interessati, con le realtà non profit, soggetti pubblici e privati, per meglio definire e approfondire i bisogni delle comunità, condividere percorsi di intervento per soddisfarli, valutare risorse e potenzialità che la comunità può mettere a disposizione; mappare luoghi e spazi di aggregazione sociale, anche in relazione allo stato di possibile utilizzo; programmare e promuovere in tali spazi un continuo “cartellone” di attività, eventi ed iniziative che vedano come protagonisti essenziali  le organizzazioni del Terzo Settore locali.

Il termine per presentare domanda scade il 15 maggio 2017, alle ore 14: i ragazzi e le ragazze interessati al servizio civile nelle tre sedi progetto del CSV, devono far pervenire la domanda di ammissione esclusivamente presso il CSV Marche – sede regionale, secondo le modalità e la modulistica indicate sul sito www.csv.marche.it, dove sono scaricabili anche il bando e il progetto “non3mo – Educazione e Promozione Culturale”.

Si ricorda che al bando possono partecipare tutti i giovani, senza distinzione di sesso, che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto il diciottesimo e non superato il ventottesimo anno di età, in possesso dei seguenti requisiti:
– essere cittadini italiani;
– essere cittadini degli altri Paesi dell’Unione europea;
– essere cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti in Italia;
– non aver riportato condanne per i reati elencati nel bando stesso;


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