ROMA – “Io ho sentito voi, e ora vi dirò una parola: questo che voi avete vissuto è una cosa brutta, perché è una calamità. Le calamità feriscono l’anima, ma il Signore ci aiuta a riprenderci”.

Così Papa Francesco si è rivolto, incontrandoli nell’atrio della Sala Nervi, ai circa 400 bambini delle zone terremotate di Lazio, Marche e Umbria, giunti stamane in Vaticano col “Treno dei Bambini”.

Il Papa ha intrattenuto con loro un piccolo dialogo. “Avete fiducia nel Signore? E anche nella Madonna? – ha quindi chiesto – Ringraziamo la Madonna per le cose buone che ci ha dato in questa calamità. Ave Maria…”

“Una delle cose che piacciono più a Gesù, una delle parole che piacciono più al Signore è la parola ‘grazie tante’. Io voglio ringraziare voi e dirvi grazie per questa visita, per essere venuti qui, anche a ricordare quel brutto momento” ha aggiunto il Pontefice.

I bambini, giunti il 3 giugno alla Stazione Termini in pullman e fatti salire sul Frecciarossa che li ha portati alla stazione vaticana, provengono da Norcia, Cascia, Amatrice, Arquata del Tronto, Acquasanta Terme, Accumoli, Preci, accompagnate anche da insegnanti e presidi dei loro istituti scolastici.


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