ANCONA – Tensione ad Ancona nel pomeriggio del 18 luglio.

Parte delle opposizioni (M5s, Lega nord, Forza Italia, Fdi-An) ha abbandonato l’aula al momento dell’esame della proposta di legge 154 che prevede una manovra e una variazione di bilancio per complessivi 242 milioni di euro, dopo una pausa dedicata all’approfondimento dell’atto, arrivato il 17 luglio in prima Commissione e solo stamattina in aula.

Al relatore di maggioranza Francesco Facinti (Pd) che si diceva “felice orgoglioso come consigliere regionale di cogliere l’opportunità per mettere a disposizione della comunità ingentissime risorse per rispondere ad esigenze che si sono manifestate nel frattempo”, Piero Celani (Forza Italia) ha replicato di non sentirsi “né felice né orgoglioso, come opposizioni ci sentiamo avviliti, mortificati e amareggiati. Abbiamo capito che il Consiglio viene considerato una dependance della Giunta. La maggioranza ha portato un contributo, la minoranza non credo – ha insistito – tanto che ci sono risorse per gli ospedali di Pesaro e Fano, ma solo 3.348 euro per quello di Ascoli Piceno. Insomma, Cristo si è fermato a Fano”.

In aula sono rimasti solo Sandro Bisonni (gruppo misto) e Mirco Carloni (Ap), favorevoli all’atto.

Alle parole di Celani ha replicato la vice presidente della Regione Marche, Anna Casini.

“Nella seduta del consiglio di oggi è stata votata una manovra che mette a disposizione del sistema 202 milioni di euro. Tali risorse verranno utilizzate per sostituire coperture già garantite dal bilancio regionale per programmi di investimento in sanità, alcuni già finanziati e realizzati altri mai liquidati – prosegue la Casini – In merito alla provincia di Ascoli le risorse sono già state integralmente liquidate e pagate. Per questo le accuse di Celani sono miopi e senza senso.  Per la provincia di Ascoli complessivamente gli accordi di programma 2009 e 2010 hanno consentito investimenti per 17,8 milioni di euro, accordi di cui fanno parte anche gli altri interventi per tutto il resto della regione. Nella provincia di Ascoli sono già stati quasi quasi tutti spesi e dunque realizzati – conclude la vice presidente – Ecco perché restano da liquidare solo circa 300 mila euro. Gli altri sono già stati spesi – aggiunge infine la Casini – Celani dunque è strumentale due volte. Con questa manovra, infatti, non ci sono finanziamenti nuovi ma è stata solo cambiata la fonte di finanziamento di accordi di programma datati 2009 /2010″.


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