ASCOLI PICENO – Con l’arrivo dell’autunno si riapre la stagione espositiva dello Spazio NovaDea all’interno della libreria Prosperièquilibri, la libreria e bottega di commercio equosolidale di Ascoli Piceno. Sabato 14 ottobre alle ore 18.30 si inaugura la mostra “Masse”, personale di pittura di Vincenzo Lopardo, con un testo critico della professoressa Sara Cipolletti. L’esposizione rimarrà aperta fino al 4 novembre e sarà visitabile, gratuitamente, dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13 e dalle 16.30 alle 20.

La mostra “Masse” è l’ultimo ciclo pittorico di Vincenzo Lopardo, caratterizzato da forme irregolari dai colori accesi, nelle quali si possono riconoscere figure di donne e uomini in atteggiamenti quotidiani e sensuali, rappresentati con una pittura duttile e lineare, suggerendo, grazie alle impronte di corpi sovrapposti, incastrati, accavallati, una visione al contempo volumetrica e bidimensionale.

Scrive Sara Cipolletti nel suo testo critico: “Masse, non sono solo figure, sono un simbolo, sono l’esaltazione di una blocco di materia corporea appena riconoscibile che allude ad una condizione originaria dell’umanità: la massa infatti è una caratteristica intrinseca e universale dei corpi, ciò che non cambia mai in qualunque punto della terra e dello spazio ci troviamo.”

La psicologa Annalisa Piergallini, nel suo testo poetico, descrive così il lavoro del pittore: “Siamo tutti così diversi. Il silenzio è un’esplosione quasi indigesta di colori. A un pelo dalla gelatina del godimento che tutto sommerge e tutto cancella, perfino se stesso; lì fa abitare le sue masse Lopardo. Vincenzo e i piccoli miracoli. Masse gialle di piacere. A un pelo dal diventar godimento. Un soffio dal dolore. Una mano esperta di pittore.”

L’autore delle opere Vincenzo Lopardo: “Da una trentina di anni cerco di trovare una mia forma espressiva che rappresenti il giorno, la notte, il sogno, l’uomo, lo spazio, la terra, l’aria e i movimenti, ma anche più semplicemente forme, cose e segni che stiano bene insieme e che “spero” diano piacere visivo nella contemplazione. Mi piace affrontare il tema dal lato opposto, mettermi di lato e trovare una nuova lettura del reale, mi piace farlo attraverso processi di sottrazione e segni che liberamente cerco di contenere. Mi piace pensare che la pittura non è rappresentazione del “reale” ma interpretazione, mi piace la sorpresa che c è, mi piace perché non sono il solo, mi piace per tanti altri motivi e soprattutto mi piace per quella sana e spietata insoddisfazione continua che mi spinge nel lavoro e nel giorno”.

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