ASCOLI PICENO – Incontriamo Sossio Aruta in una domenica pomeriggio, quella del 29 ottobre, non sul prato del “Del Duca” come era solito fare negli anni passati qui ad Ascoli ma alla Libreria Rinascita alla presentazione del suo libro “Sossio Aruta. Yo Soy un Pajaro” di Tina Marasca per Graus Editore, a presentare il giornalista Marco Vannozzi.

Uno che di gol se ne intende Sossio e che ha giocato per più di 25 anni a calcio, scendendo in campo con 25 squadre diverse e segnando più di 300 gol tra professionisti e dilettanti. Nel 2005 ha partecipato al reality di Mediaset “Campioni, il sogno” giocando nel campionato di Serie D con la maglia del Cervia sotto la guida di Ciccio Graziani. La parte più significativa della sua carriera probabilmente è stata proprio qui con i colori bianconeri un’esperienza biennale in Serie C1  46 presenze e sei reti. Divenne un idolo per i tifosi bianconeri, un combattente di quelli che incarnavano perfettamente lo spirito del Picchio.

Nel libro si parla del rapporto col padre, con la sua famiglia e i suoi figli. Si racconta tutta la sua storia piena di avventure ed episodi, una gioventù fatta di tante avventure soprattutto con l’universo femminile. Nel mezzo la storia del calciatore in giro per l’Italia e la sua ultima avventura nel reality Campioni dove fu protagonista e degli anni ascolani. “Un altro sogno chiuso nel cassetto è stato quello di non arrivare in A, ho chiesto al presidente del Benevento, dove ho giocato 4 anni, se potesse con una deroga farmi realizzare questo sogno se il Benevento sarà fuori dai giochi a fine anno.” Nel libro parlo anche del mio secondo matrimonio il mio amore vero e  i miei due figli. Una rabbia che mi ha portato a scrivere questo libro così i miei figli da grandi leggeranno questo libro non sono una padre che ha abbandonato i suoi figlii.

Il mondo del calcio non è tutto rose e fiori – prosegue Aruta – anche qui ad Ascoli ho avuto una parentesi burrascoso nel calcio succede. Il calciatore è una persona e le prestazioni dipendono dalla propria vita privata. Io stesso spesso ho affrontato delle partite non in modo tranquillo. Qui ad Ascoli ero tranquillo a livello privato.”

Il ricordo più bello qui ad Ascoli?: “Il giorno che ricordo di più qui è Quando arrivai alla presentazione dell’Ascoli mi presentai tutto tatuato capelli lunghi mi chiamavano Sandokan.”

Inizio turbolento: “Ascoli è stata parte integrante della mia vita, ho avuto incomprensioni con Cacciatori, quando arrivò Ferrari mi trovai bene, ma con Cacciatori sono rimasto in buoni rapporti è stato anche mio insegnante al corso per allenatori.”

Presentazione del libro di Sossio Aruta ex calciatore dell'#ascolicalcio dal titolo: "Yo soy un pajaro" ad Ascoli Piceno alla Libreria Rinascita. Tra poco intervista integrale sul nostro sito: "Il gol del falco faceva parte della mia storia calcistica, con Eddy Baggio un rapporto bellissimo nato qui ad Ascoli"

Posted by Piceno Oggi on Sunday, 29 October 2017

Nella stagione 98/99 un gol bellissimo allo scadere contro l’Ancona e l’esultanza sotto la curva sud:”Si avveró uno dei miei sogni il gol sotto la sud contro l’Ancona..per i miei avversari fui una spina costante il mio 6 gol stagionale e il più bello tra i bianconeri..da tempo sognavo un gol così (dal libro). Nei derby davo il meglio di me, ho sempre segnato all’Ancona. Poi andai a festeggiare sotto la Sud, ad Ascoli creai un bel rapporto coi tifosi, correvo per tutto il campo per festeggiare da porta a porta. Hanno capito che ero un combattente.”

Nella stagione 1999-2000 con la maglia dell’Ascoli, insieme a Eddy Baggio eravate devastanti,  è stato descritto come uno dei migliori dell’intera serie C: “Ancora ci sentiamo un bel rapporto nato qui ad Ascoli, anno fantastico peccato gli infortuni e le espulsioni poi contro la mia volontà fui ceduto al Foggia.”

L’esperienza televisiva prima con il programma “Campioni il sogno” e poi “Uomini e donne” non proprio un programma sportivo ma sempre con il calcio ancora giochi: “Si in Promozione con la Virtus Ottaviano, il mio obiettivo è siglare 400 gol in carriera, adesso sono a 369. Raggiunto il mio obiettivo smetterò.”

 


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