ARQUATA DEL TRONTO – A un anno dalla scossa del terremoto, Arquata del Tronto riparte tra tradizioni, aree SAE e imprese che tornano a lavorare.

STRENNE NATALIZIE CONFARTIGIANATO

Il progetto delle strenne natalizie di Confartigianato, che fa parte dell’iniziativa “Sapori e Tradizione”, si rinnova per il secondo anno, dopo l’enorme successo con la vendita di 2.680 strenne nell’intero territorio italiano, con un fatturato pari a 60.000 euro.

“Lo scorso anno le imprese erano 11, – spiega la Presidente Natascia Troli – quest’anno ne sono state coinvolte 23, tutte le aziende produttrici hanno sede legale nei comuni del cratere”.

Le strenne natalizie saranno di nove diverse tipologie, a seconda delle esigenze del consumatore, e potranno essere ordinate al link http://www.saporietradizione.it/. Gli ordini saranno chiusi il 6 novembre, per permettere alle aziende di avere il tempo necessario per organizzare le strenne in maniera ottimale.

Promotori dell’iniziativa solidale sono i Presidenti delle CCIAA di Ascoli Piceno e Fermo Natascia Troli e Di Battista, il vicepresidente Luigi Tempera e Marco Fioravanti, presidente del consiglio comunale di Ascoli Piceno. Nel libro di Fioravanti, Crea Credi Cambia edito da Capponi Editore, è presente anche il racconto della storia della famiglia Filotei, che a Pescara ha perso l’abitazione e il negozio.

L’impresa di Nando Filotei, insieme al Molino Petrucci e alla Macelleria Petrucci Enzo, sono le attività produttive di Arquata del Tronto che hanno aderito all’iniziativa solidale.

La Macelleria di Alessandro e Emanuele Petrucci ha festeggiato la riapertura lo scorso 28 ottobre, con una nuova struttura nei pressi della Cittadella di Pescara del Tronto, che dovrebbe essere inaugurata a breve.

Le altre due imprese, al contrario, sono ancora ad Ascoli, a causa delle difficoltà burocratiche.

TRIBUTO ALLA ROCCA DI FILIBERTO CAPONI

Novità di questa nuova edizione 2017, sarà la collaborazione con la ditta Stilarte di Caponi e Pontani, che hanno contribuito realizzando una mattonella raffigurante la Rocca d’Arquata.

Filiberto Caponi, originario di Pretare, ha partecipato all’iniziativa con un tributo al simbolo del comune di Arquata, la mattonella dipinta farà infatti parte della strenna natalizia, come i prodotti gastronomici.

“La mattonella è in cotto, maiolicato, dove abbiamo rappresentato la Rocca, così come fu rappresentata su un originale acquaforte in bianco e nero dell’800. L’abbiamo rielaborata e dipinta, attraverso un lavoro artistico, poi seriale, nell’eventualità degli ordini che ci auguriamo di ricevere.”

Filiberto Caponi è il Presidente Confartigianato Marche della sezione ceramica e artistica e ricorda, a un anno dal terremoto, la collaborazione con la presidente della Confartigianato Natascia Troli, per l’allestimento della tendopoli a Pretare. “ Mi chiamò per chiedermi come stavo, – spiega Caponi – e io le chiesi se fosse possibile, con il supporto della Confartigianato, avere un aiuto per permettere alle persone di Pretare di rimanere nel proprio paese, senza doversi spostare nella tendopoli di Borgo. Da subito, ci occupammo, insieme, di gestire in loco ogni tipo di necessità si presentasse, compreso l’allestimento della tendopoli. Nei giorni successivi, la Confartigianato istituì un supporto per la presa in carico della sospensione dei vari servizi, dopo i crolli che hanno devastato la maggior parte delle abitazioni”.

“Ho perso la mia casa e il laboratorio a Pretare , tutto quello su cui aveva investito è andato distrutto con il terremoto – continua Caponi – Per realizzare la mattonella, mi ha dato disponibilità un collega di Ascoli nel suo laboratorio. La mia ditta Stilarte si occupa anche di restauro d’arte. Ora, questo tipo di lavoro è bloccato, a causa delle ispezioni tecniche per le schede Aedes. Sia i lavori per il pubblico, sia quelli privati sono sospesi, poiché sono in attesa di messe in sicurezza e collaudi. Sono numerose le  bellezze artistiche del nostro territorio da restaurare, bloccate dalla burocrazia.”

Filiberto Caponi è in attesa di ricominciare la sua attività e avere una struttura idonea.

“A Pretare, mi è stato riconosciuto un laboratorio – container, con un metraggio di 60 – 80 metri quadri, ma allo stato attuale, pur avendo firmato la presa in carico, non è ancora pronto. Per ora, sono costretto ad appoggiarmi nei laboratori di colleghi ad Ascoli. Non sono iniziati neanche i lavori di urbanizzazione, spero che sia pronto a breve termine. La mia intenzione è quella di riaprire il mio laboratorio a Pretare, soltanto se mi vedrò obbligato troverò un locale da affittare ad Ascoli”.

La Confartigianato, malgrado le difficoltà, ha coinvolto le attività artigianali del territorio, lavorando affinchè diventino un’economia collettiva, senza competizione.

Consapevoli delle difficoltà nelle quali versano le imprese colpite dal sisma, la Confartigianato ha rinnovato la forte vicinanza e la riconoscenza per il micro tessuto imprenditoriale, che vanta prodotti di eccellenza, ognuno nel proprio settore.

“Siamo gente di montagna – conclude Filiberto Caponi – faremo di tutto per tornare a lavorare nelle nostre terre. Un tessuto urbano senza servizi non rappresenta la vera rinascita di un territorio. Le nostre realtà artigianali potrebbero rappresentare una risorsa fondamentale per dare ad Arquata nuova linfa vitale”.


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