ASCOLI PICENO – “Il 16 dicembre i terremotati del Centro Italia dovranno ricominciare a pagare le tasse, comprese quelle non versate, grazie alla sospensiva accordata dal Governo ai cittadini del cratere, lo si legge nero su bianco nella lettera inviata ai sindaci dal Commissario per la ricostruzione del Centro Italia, Paola De Micheli. Per i terremotati una vera doccia fredda”.

Queste le dure parole riportate dal Comitato ‘Terremoto Centro Italia’.

“Nonostante l’economia ancora in ginocchio, le macerie da rimuovere e gli oltre 30mila sfollati, lo Stato torna a batter cassa mentre tra le montagne del Centro Italia l’incubo di un nuovo inverno incombe – si legge in una nota –  Tornano anche le scadenze dell’erario, il 16 dicembre riprenderà la riscossione dei tributi per i titolari di reddito di impresa e di lavoro autonomo e per gli esercenti attività agricole”.

Il Comitato aggiunge: “L’unico sospiro di sollievo viene dalla non applicazione di sanzioni e interessi per i tributi non versati come da sospensiva accordata dall’articolo 48 del d.l. 189/2016 – viene reso noto nel comunicato – La lettera è purtroppo un duro colpo per chi nelle aree del cratere tenta di ritornare ad una normalità quanto mai lontana ora che gli sforzi della ricostruzione non sono alleggeriti dall’onere tributario”.

La risposta del Comitato ‘Terremoto Centro Italia non si fa attendere’. “È gravissimo che il Commissario De Micheli e il Governo non si rendano conto che le predette categorie non siano ancora nelle condizioni di produrre, generare profitti e quindi pagare le tasse. La lettera inviata ai sindaci è emblematica della lontananza abissale della politica dalle reali esigenze dei terremotati e delle piccole imprese” protesta Francesco Pastorella, coordinatore.

“La manifestazione dello scorso 21 ottobre era un modo pacifico per richiedere al Commissario De Micheli un cambio di passo. E’ evidente che non vuole accogliere le nostre istanze. Il popolo porterà il conto, il Governo ha perso una grande opportunità: dimostrare di saper fare – aggiunge Francesca Mileto, coordinatrice del Comitato Terremoto Centro Italia – Si dedicassero a preparare incentivi e interventi strutturali per evitare la chiusura delle aziende (ad oggi quasi 2 mila) e la perdita di posti di lavoro (ad oggi quasi 20 mila) anziché proporre convenzioni con le solite banche”.

Il Comitato prosegue: “La rabbia viene infatti anche dalla constatazione che per pagare i tributi i terremotati dovranno indebitarsi. E per i prestiti è il Governo a consigliare una lista di banche aderenti ad una convenzione stipulata tra lo Stato, tramite la Cassa depositi e prestiti, e l’associazione delle banche italiane Abi (i crediti saranno infatti garantiti dallo Stato e concessi a tassi agevolati da Intesa Sanpaolo, Monte dei Paschi di Siena e da alcune banche locali (Bcc del Velino, Bcc di Basciano, Bcc di Spello e Bettona, la banca dei Sibillini, aderenti alla convenzione Plafond Moratoria Sisma Centro Italia)”.

“In particolare, si legge, i soggetti titolari di reddito di impresa e di reddito di lavoro autonomo e gli esercenti attività agricole potranno chiedere alle banche un finanziamento agevolato per il pagamento dei tributi 2017 e 2018” rivelano dal Comitato.

Gli esponenti concludono: “Secondo la convenzione il 30 novembre 2017 e il 30 novembre 2018 sarà la cassa depositi e prestiti ad erogare i fondi alle banche contraenti che a loro volta, procederanno all’erogazione dei finanziamenti sui conti correnti intestati ai singoli beneficiari”.


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