COMUNANZA – Un finanziamento di 5,5 milioni di euro erogato dal Ministero per le Infrastrutture per la sicurezza delle dighe in esercizio e l’avvenuto rilascio del collaudo finale della diga di Cingoli, sono stati al centro di un incontro con la stampa a cui hanno preso parte il 21 novembre in Regione l’assessore Angelo Sciapichetti, il presidente del Consorzio di Bonifica delle Marche, Claudio Netti e il presidente dell’assemblea del Consorzio, Michele Maiani.

“L’ottimo rapporto di collaborazione con l’Ente di Bonifica – ha detto Sciapichetti – ha portato a questo grande risultato che ci permette di alzare ancor di più il livello di sicurezza delle nostre dighe. Il fortissimo sisma che ha colpito il nostro territorio è stato un collaudo naturale che ha mostrato l’elevato livello di sicurezza dei nostri impianti. Ora, sulla diga di Castreccioni a Cingoli, dopo i tempestivi interventi sul ponte, è arrivato anche il formale collaudo da parte del Ministero, che permette all’impianto di passare dagli attuali 25 milioni di metri cubi di portata ai futuri 45 milioni, con effetti positivi sulla futura riserva idrica regionale. Per gennaio ci aspettiamo anche il collaudo ministeriale della diga di Comunanza”.

“Il Consorzio di Bonifica è già attivo e vigile sulla sicurezza delle dighe – ha detto Netti – il finanziamento ricevuto ci permetterà di aumentare ancor più gli standard degli impianti, con una particolare attenzione per gli operatori. In Italia abbiamo le normative più rigorose del mondo e nelle Marche le dighe sono in perfette condizioni di esercizio. Il finanziamento ricevuto ci permetterà di effettuare studi e lavori affinché il livello di sicurezza sia ancor più elevato. I lavori sono tutti cantierabili entro la fine del 2019, ma noi intendiamo anticiparli e finire entro quella data”.

“Con il Ministero si è istaurato un ottimo rapporto – ha detto Maiani – e va sottolineato che poiché per il Consorzio l’Iva non è un costo i 5,5 milioni accordatici si trasformeranno tutti in lavori effettivi, senza decurtazioni fiscali”.

Grazie al finanziamento si assisterà, tra l’altro, a una generale revisione ed ammodernamento della strumentazione topografica e geotecnica a servizio delle stesse opere, ad una manutenzione straordinaria degli impianti e messa in sicurezza dei camminamenti e dei percorsi interni.

Nel corso dell’incontro tenutosi a Roma il 15 novembre scorso sono stati, inoltre, riconsegnati ufficialmente gli atti di collaudo della Diga di Cingoli, approvati dalla Direzione Dighe del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Ora l’impianto, dopo 40 anni, non è più in invaso sperimentale. E’ in corso dunque l’istruttoria per l’annullamento della Disposizione di limitazione d’invaso assegnata nel dicembre 2016 al Consorzio per effetto del significativo sciame sismico in corso, motivo per il quale ora l’Ente potrà gradualmente provvedere alla risalita e al recupero della capacità complessiva utile di 45.200.000 mc a fronte degli attuali 25.300.000 mc.


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