ASCOLI PICENO – Monitorare in maniera incisiva l’attività di ricostruzione post-terremoto e avere informazioni dettagliate sui cantieri, sulle ditte e le persone presenti, per evitare che negli appalti si infiltrino associazioni criminali.

C’è lo scambio di informazioni, con cartelle condivise tra Procure del ‘cratere’ (Macerata, Fermo e Ascoli Piceno),

Direzione distrettuale antimafia di Ancona, coordinate dalla Procura generale, e l’Anac guidata da Raffaele Cantone, alla base del Protocollo che verrà siglato il 28 novembre a Roma dai vertici degli uffici giudiziari marchigiani.

Tutto ciò avverrà attraverso la condivisione di cartelle con informazioni, raccolte dalle istituzioni interessate, tramite il sistema Sidda-Sidna, banche dati presso la Direzione nazionale e distrettuale antimafia.


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